Sostegno allo sport e lotta alle ludopatie. Tra gioco pulito e gioco sporco, Federico Sboarina, il candidato del centrodestra ha lanciato dalla sede di Battiti la sua ricetta. “In questa campagna elettorale”, ha sottolineato, “sono state dette alcune cose sull’impiantistica sportiva che vanno precisate. Nel mio mandato di assessore allo Sport, dal 2007 al 2012, ho realizzato lavori per oltre 16 milioni di euro, mentre nei cinque anni successivi non si è fatto nulla. La metà di questi fondi sono stati di provenienza regionale e senza l’aiuto della Regione non si fa molto, per questo nell’incontro con Zaia abbiamo stabilito già un appuntamento per i primi di luglio per discutere di queste cose”. Fra le tante cose realizzate, ha elencato il Palazzetto di Quinto, i due campi da rugby dell’ex Caserma Passalacqua, la tensostruttura adiacente al Palazzetto, la copertura stadio Bentegodi con impianto fotovoltaico. Per quanto riguarda le grandi manifestazioni sportive Sboarina ha detto che si investirà nei prossimi anni anche con i privati, che sono disposti a farlo, se le manifestazioni sono di alto profilo. “Il gioco che invece non ci piace, e che combattiamo”, ha concluso, “è quello d’azzardo e che porta alle ludopatie. Verona è la città in Veneto con il maggior numero di slot machine, praticamente la Las Vegas del Veneto, come confermano i dati 2016 del Ministero delle Finanze con Verona che ha 5.886 apparecchi e supera Venezia. Allora, siccome noi abbiamo fatto le battaglie contro le ludopatie, l’azione amministrativa concreta che faremo, se diventerò sindaco, è di detassare i locali, bar e tabaccherie, che non hanno slot machine. Una sorta di premialità per chi attua buone pratiche per far diventare Verona una città slotfree”.