Una lettera, indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, per chiedere formalmente al governo il rimborso delle rette che il Comune restituirà alle famiglie, causa chiusura dei servizi educativi per l’infanzia.
A firmarla il sindaco Federico Sboarina che, vista l’impossibilità di aprire le scuole materne comunali a causa dell’emergenza sanitaria, chiede allo Stato un contributo pari a quanto dovrà ridare ai genitori, per rimborsare un servizio che non è stato possibile erogare. Complessivamente, tenendo conto che gli asili sono chiusi dal 24 febbraio e fino alla conclusione dell’anno scolastico, il contributo che il Comune chiede al governo è pari a 4 milioni e 100 mila euro.
“In un momento delicato come quello che stiamo affrontando, – afferma l’assessore all’Istruzione Stefano Bertacco – la priorità dell’Amministrazione è stata quella di aiutare le famiglie. Lo abbiamo dichiarato da subito che sulle rette avremmo fatto i rimborsi e infatti avverrà a fine anno scolastico. Abbiamo deciso di restituire le rette già versate, in virtù di un servizio che non era possibile assicurare a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Per questo chiediamo al governo di sostenerci per essere a nostra volta rimborsati”.