àE’ stato presentato al Crowne Plaza, presente il candidato sindaco per il Centrodestra Federico Sboarina il progetto del Parco allo Scalo, come ipotesi per il futuro Central park di Verona. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Francesco Laserpe, esperto in questo tipo di recuperi urbani per aver lavorato al programma “Stazione Fs ex Boschi” di Parma, Parque Madureira di Rio de Janerio e “Arco Tiete” a San Paolo. Federico Sboarina è stato chiaro: “ L’idea va avanti da tanti anni e da qui al 2026, anno in cui verrà liberata l’area dalle ferrovie, richiederà una stretta collaborazione fra Comune e Rfi, anche per la realizzazione di un nuovo terminal al Quadrante Europa. Era un sogno anche parco San Giacomo, che invece si è realizzato, quindi noi ci crediamo. Nel frattempo, ho conosciuto l’architetto Laserpe che nei mesi scorsi ha sviluppato in proprio un vero progetto. Il progetto non è nostro, ma a noi è piaciuto e dà l’idea di come si potrebbe recuperare”. Il Parco avrebbe un’estensione di 500 mila mq, di cui 105 a forestazione, 195 a prati, 15 a orti urbani, con 5 chilometri e mezzo di piste ciclabili e 7 di percorsi. La fascia forestata perimetrale di verde serve da filtro acustico e visivo verso i binari e verso Santa Lucia. La mobilità interna si realizzerebbe nel sedime dei binari, da usare come percorsi pedonali e ciclabili. “La novità”, ha spiegato Laserpe, “ sarebbe una passerella che collega il parco alla zona di Borgo Milano. Da un grande gate di ingresso, il Parco avrebbe aree sportive e culturali verso Golosine. Dal puntio di vista del rispetto ambientale sono previste della vasche di laminazione per le acque reflue, l’irrigazione e gli orti urbani. Ci sono anche impianti sportivi, servizi, aree sosta e gioco, oltre ad un grande palcoscenico con gradinate a quota ribassata per non modificare l’attuale aspetto del Parco. E’ previsto l’tilizzo della cubatura esistente e non nuove cubature”.