Come si dice, una bella botta di vita, la Verona di ieri. Quasi quasi, uguale a quella che avevamo “dimenticato” ai primi di marzo. Quasi, attenti a non esagerare. Bel movimento, parcheggi di nuovo sold out, scomparso il deserto di uomini, donne e pensieri che ci aveva accompagnato. Tanta gente, tanta voglia di ricominciare, si percepiva da mille sfumature. Dal passo veloce, come per recuperare un tempo perso e comunque sospeso. Un tempo che resta, comunque, sospeso. Perchè ci sono le mascherine, a ricordarcelo. I proclami. In qualche caso, le “minacce”, anche se quelle di Sboarina, in realtà, minacce non sono. “Ho visto troppa gente girare con superficialità” ha detto il sindaco. “Con la mascherina abbassata, o comunque, pronti ad abbassarla ogni volta che dovevano parlare. Così non va, questa non è la maniera corretta di farlo e questa è proprio la maniera migliore per rilanciare il virus. E siccome non lo voglio, ripartiranno controlli serratissimi”, ha aggiunto il sindaco. Niente da dire, ha ragione. Siamo stati bravi fin qua, possiamo farlo per altre due settimane. Poi saremo al bivio: o passare alla fase 3, o tornare alla fase 1. Qualcuno ha dubbi?