Il Comune di Verona si prepara alla ripartenza delle scuole. In vista dell’ufficiale apertura il prossimo 14 settembre, gli uffici comunali stanno lavorando con i dirigenti scolastici, per dare applicazione a tutte le linee guida contenute nel documento del Ministero dell’Istruzione per la pianificazione di tutte le attività scolastiche, educative e formative del sistema nazionale.
Fra i principali nodi da sciogliere le necessità di nuovi arredi e di spazi per garantire, nel pieno rispetto delle disposizioni per il distanziamento sociale, il rientro a scuola di tutti gli studenti. La competenza comunale riguarda Nidi, Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado.
Nell’incontro programmato per domani, i dirigenti degli istituti comprensivi insieme ai tecnici del Comune affronteranno la questione degli spazi. L’appuntamento, infatti, alla luce delle linee guida elaborate dal Ministero, servirà ad accogliere le richieste di nuovi spazi da parte dei dirigenti scolastici veronesi, che già stanno facendo la valutazione con le piantine degli edifici per applicare le nuove norme del distanziamento sociale.
Per quanto riguarda, invece, la necessità di nuovi arredi scolastici, il commissario straordinario per l’Emergenza Covid Domenico Arcuri ha indetto la gara pubblica europea per l’acquisto di 3 milioni di banchi. In ogni caso, sono già pronti da parte del Comune 3000 banchi, 40 lavagne e 400 sedie che rappresentano il nuovo fabbisogno già censito nelle scuole.
Sempre sul fronte scolastico, è previsto venerdì un secondo appuntamento di confronto, in collegamento streaming, convocato dalla Prefettura. Al tavolo virtuale, oltre al Prefetto, il sindaco, il presidente della Provincia, il direttore Ufficio Scolastico Regionale e il dirigente UAT VII di Verona.
“A Verona l’anno formativo riparte il 14 settembre, con il rientro a scuola di tutti gli studenti – sottolinea il sindaco Federico Sboarina –. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati perché bambini e studenti hanno già trascorso troppi mesi lontani dai compagni e dagli insegnanti. Tutto questo ovviamente nel pieno rispetto delle linee guida dettate dal Ministero e la garanzia della sicurezza per gli studenti. Da parte degli uffici comunali competenti è in atto un monitoraggio delle strutture scolastiche. Tre sono le questioni. Sugli spazi sentiremo i dirigenti scolastici ma ad oggi avendo alcune strutture che sono sotto utilizzate rispetto al passato, il problema di nuovi locali non dovrebbe presentarsi. Per gli arredi, invece, nel caso non arrivassero quelli promessi dal commissario Arcuri, abbiamo già pronti 3000 banchi, 40 lavagne e 400 sedie. Infine, per quanto riguarda i protocolli, per cui restiamo legati alle direttive del Ministero, manterremo alta l’attenzione perché vengano predisposti in modo da garantire sia la piena sicurezza di tutti che la ripartenza nella ‘normalità’ della scuola”.