“Staremo a vedere cosa porterà a casa il sindaco dalla sua “missione romana”, certo che senza un progetto condiviso i 10 milioni della Bray sono destinati a sparire in un batter d’occhio senza incidere su rilancio e debito. Ad otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione l’assetto della Fondazione Arena è ancora in alto mare, e l’eredità tosiana sopravvive alla grande”. Va all’attacco Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. “Oltre a tutti i problemi aperti”, aggiunge Bertucco, “abbiamo a che fare con una micidiale impasse ai vertici della Fondazione Arena. Dopo la scelta di ripiego sulla nomina del Sovrintendente Cecilia Gasdia e le dimissioni clamorose del presidente di Confindustria Verona, Michele Bauli, a meno da un mese dalla nomina, stiamo assistendo ad una stucchevole vertenza sul direttore operativo che il Sindaco vorrebbe sostituire con una persona di sua fiducia facendo rischiare alla Fondazione una nuova emorragia di denaro pubblico per risarcimenti o buonuscite. Non da ultimo, l’amministrazione Sboarina per la Fondazione Arena non ha stanziato un euro di più dell’amministrazione Tosi: anche quest’anno-conclude- in bilancio ci sono i soliti 300 mila euro del contributo comunale “storico…”