Nell’agenda del sindaco la data del 14 maggio era segnata con una grande X rossa, quella che mette la parola fine a tutti a cantieri aperti nei mesi scorsi in città per la realizzazione della filovia.
E così è stato. Il cronoprogramma seguito è stato di quelli a martello battente, tanto che alcune vie e strade interessate dai lavori sono state aperte già alcune settimane fa, se non da qualche mese.
E’ il caso di via Palladio in zona Stadio, riaperta il 3 marzo, più di due mesi fa; le vie Tunisi, Giuliari e Comacchio in Borgo Roma, il 23 marzo; via Fedeli e via Caperle a San Michele, il 9 aprile. La maggior parte dei cantieri è stato chiuso in anticipo rispetto al termine prefissato.
Mancano all’appello solo due arterie cittadine, via Città di Nimes e via Girolamo Dalla Corte, la cui riapertura è slittata per cause di forza maggiore. Per via Dalla Corte a Borgo Venezia è questione di poco tempo, i lavori sono già conclusi, resta solo da completare la segnaletica orizzontale, ritardata dal maltempo che si è susseguito per più giorni. Servono infatti tre giorni consecutivi di sole perché l’asfalto sia adeguato per tracciare le righe.
In questi mesi Comune e Amt non hanno smesso di vigilare affinché il venissero rispettati i termini dell’accodo transattivo firmato ad inizio gennaio tra Amt e l’Ati. Accordo che prevedeva appunto il termine tassativo di fine lavori entro il 14 maggio in tutti i cantieri (unica deroga concessa per via Città di Nimes) e che faceva seguito alla risoluzione del contratto per inadempienze che Amt ha fatto a ottobre 2020 nei confronti dell’Ati, visto che da marzo non interveniva nei cantieri già aperti. Da qui l’avvio del nuovo percorso con l’Ati e il dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per valutare varianti migliorative sia per quel che riguarda il mezzo sia per quel che riguarda il tracciato.
“Non è un caso se oggi siamo in via Fedeli – ha detto il sindaco -. Questo è stato uno dei cantieri più sensibili, rimasto fermo molti mesi, con disagi alla circolazione ma anche ai residenti e alle attività commerciali. La scadenza era il 14 maggio e l’abbiamo rispettata, cittadini e commercianti hanno sopportato per troppo tempo i disagi connessi ai lavori. Finalmente su questo fronte si torna alla normalità, questo è l’obiettivo che mi sono dato come sindaco. E sa da un lato non posso che essere profondamente dispiaciuto e scusarmi per i disagi sopportati per mesi dai veronesi, dall’altro sono soddisfatto di aver raggiunto il risultato di oggi, per nulla scontato e per il quale in questi mesi abbiamo lavorato incessantemente per arrivare a questo passaggio, i lavori si erano arenati e la necessità era quella di ripartire in fretta per non lasciare queste ferite sul territorio. Una responsabilità che parte da lontano, la filovia è senza dubbio una delle grandi opere pubbliche sul tavolo dell’Amministrazione, un progetto che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione, una matassa intricata che a noi è toccato il compito di sgarbugliare, risolvendo i problemi legati all’Ati e ai cantieri che si erano fermati. Ora guardiamo avanti e proseguiamo il dialogo avviato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per valutare, anche alla luce degli effetti della pandemia, varianti migliorative al progetto”.
“Oggi abbiamo la dimostrazione concreta che Comune e AMT hanno lavorato in un’unica direzione, quella nell’interesse dei cittadini e della città – ha detto il presidente Rupiani-. I rapporti con l’Ati proseguono nella massima collaborazione, adesso siamo concentrati su via Città di Nimes che è stato ritardato per le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico”.