Caro Bollette: aiuti in arrivo dal Governo?
Sono in arrivo ormai i tanto temuti rincari di luce e gas ed il governo sta preparando un maxi intervento per alleggerirne l’impatto su cittadini ed imprese. Sarà sufficiente?
I nuovi rincari arriveranno con il prossimo aggiornamento trimestrale delle bollette di luce e gas che, con tutta probabilità, sarà comunicato il 28 dicembre dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera). Nei giorni scorsi in CdM il Ministro Franco ha illustrato i contenuti dell’emendamento alla legge di bilancio per attutire il caro energia. Dopo gli interventi già messi in pista a luglio e a settembre scorso, con i nuovi interventi la dote complessiva contro il caro-energia dovrebbe passare a 3,8 miliardi, in pratica il doppio del Fondo da 2 miliardi già previsto in legge di Bilancio.
Le misure illustrate sono le medesime già realizzate a settembre. Nel dettaglio, ha spiegato il Ministro, 1,8 miliardi saranno destinati ad azzerare gli oneri di sistema per il settore elettrico andando ad annullare le aliquote applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche (microimprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt). Seicento milioni serviranno poi a ridurre l’Iva sul gas al 5% (che spetterà sia per i consumi per i quali l’aliquota ordinaria è pari al 10 per cento sia per quelli industriali, assoggettati invece al 22%). Altri cinquecento milioni saranno utilizzati per azzerare gli oneri di sistema sul gas che a settembre erano stati fortemente ridotti ma non annullati del tutto e che comunque pesano molto meno sui costi complessivi della bolletta rispetto all’incidenza per l’elettricità. E, infine, 900 milioni per annullare l’aumento per i beneficiari del bonus sociale, cioè le famiglie in condizioni di disagio economico (con Isee fino a 8.265 euro o fino a 20mila euro con almeno 4 figli a carico) e fisico.
Su quest’ultimo intervento, si nota subito un raddoppio dei fondi (da 450 a 900 milioni) rispetto allo stanziamento di settembre, la cui ratio è facilmente spiegabile in quanto le risorse serviranno, come anticipato anche dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, oltre che a dare più respiro ai percettori dello sconto nella fattura energetica, anche a compensare questa misura in bolletta visto che il bonus sociale è una delle voci pagate da tutti gli utenti finali attraverso gli oneri di sistema (tramite la componente Arim).
Oltre a queste misure, il governo sta valutando anche la possibilità di rateizzazione delle bollette per le imprese, escluse dagli interventi finora messi in campo. Il nodo principale restano le aziende che consumano grossi quantitativi di energia (dalle acciaierie alle cartiere, alla ceramica…) e che rischiano un nuovo salasso dopo gli aumenti dei mesi scorsi. Un eventuale intervento diretto di alleggerimento per queste imprese sarebbe a rischio contestazione da parte di Bruxelles che mal sopporta manovre di sostegno settoriali.
Queste misure tampone non possono andare avanti all’infinito: il prossimo trimestre il Governo dovrebbe andare nuovamente alla ricerca di fondi straordinari e così il successivo ed i successi ancora. Serve quindi una soluzione strutturale e occorre fare una riflessione sul meccanismo di prezzo dell’energia che risulta essere troppo volatile, altrimenti a rimetterci saranno sempre e fin da subito le fasce più deboli della popolazione e le imprese.
*presidente Solori