Un divano e una palma gigantesca, oltre all’albero di Natale che occupa due terzi del marciapiede di Corso Cavour.
È partita da questi arredi fuori norma la segnalazione alla polizia locale da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici che aveva notato nuovi oggetti incongrui con quelli già presenti e che ha evidenziato come l’intera area di corso Cavour sia sottoposta a vincoli e tutele, e che l’occupazione era significativamente aumentata. Da qui il controllo e successivo verbale di violazione per difformità alla concessione per occupazione di suolo pubblico redatto dalla Polizia Locale di Verona.
“Quindi non la racconta tutta il ristoratore veronese, omettendo un divano sul marciapiede in una zona vincolata. -precisa il Comandante della Polizia Locale Luigi Altamura – Il controllo perciò è atto obbligato da parte della polizia amministrativa che ha contestato alcune difformità tra cui i colori e l’ampiezza dell’albero di natale che occlude due terzi del marciapiede dove transitano migliaia di turisti e arredi non presenti nella concessione. Nessuna volontà di colpire in modo indiscriminato il titolare da parte della Polizia Locale o fare cassa o rendere difficile la vita a chi vuole abbellire il centro”.
“In vista del rinnovo del regolamento che riguarda i plateatici – fanno sapere l’assessora al Commercio Alessia Rotta e l’assessora alla sicurezza e legalità Stefania Zivelonghi, valuteremo come suggerito dal Comandante Luigi Altamura, la possibilità di prevedere, diversamente da quanto stabilito dalle precedenti amministrazioni, l’introduzione della diffida amministrativa per violazioni a regolamenti comunali e a difformità che potrebbero portare ad un ammonimento e all’invito al ripristino della concessione originaria entro pochi giorni, pena le sanzioni previste dalle norme”.
“Sanzionare il signor Natale, a Natale, per l’albero di Natale fa pensare ad un disegno diabolico piuttosto che ad una barzelletta – conclude il Comandante Altamura -ma invece ha fatto emergere come le regole vadano rispettate anche a Natale quando siamo tutti, forse, più buoni e più rispettosi delle regole, come fanno la stragrande maggioranza degli esercenti in centro storico, non segnalati dalla Soprintendenza. E comunque adesso pensiamo al Capodanno perché ci sia sempre una attenzione alla tutela dei diversi interessi in campo, compresi quelli che ci vengono richiesti dalla stessa Soprintendenza. Al signor Natale auguro un buon Capodanno e che continui ad abbellire il centro storico, magari confrontandosi prima di installare gli arredi, con chi lo ha sanzionato”