Oggi in diverse regioni d’Italia, fino in Svezia, si celebra Santa Lucia. Il 13 Dicembre, giorno della sua morte, è una data molto sentita da grandi e soprattutto piccini. Tra le usanze più comuni la scrittura della letterina da parte dei bambini con la richiesta dei doni desiderati e il lasciarle come ringraziamento sul tavolo da pranzo, la sera precedente al suo arrivo, biscottini, caffè, fieno e quant’altro si voglia, per rifocillare lei e il suo inseparabile asinello. Il 13 mattina i bimbi “buoni” possono trovare parte dei frollini mangiati, a prova del loro fatato passaggio, ma anche caramelle, dolciumi e persino le sospirate strenne. La leggenda di Santa Lucia permette di trascorrere momenti speciali in famiglia, rafforzando i legami, creando ricordi preziosi e contribuendo a un senso di continuità e appartenenza. Le emozioni che gli adulti provano riflettono spesso quelle esperite nell’infanzia. Se i vissuti di un tempo sono stati spiacevoli il genitore cercherà di creare per il proprio figlio la migliore delle situazioni possibili mentre se, al contrario, sono state positive vi sarà una partecipazione e una volontà di riscovare le emozioni di un tempo. In questo sogno a occhi aperti, che consente questa speciale ricorrenza, gli adulti dovrebbero solo godersi la magia del momento ed evitare di rovinarla minacciando il mancato passaggio della Santa nel caso il bimbo non si comporti bene. Così facendo il genitore diverrebbe colui che interferisce con la poesia agendo un’intromissione in quel mondo fantastico che appartiene solo ai fanciulli. Altra cosa, naturalmente, è chiedere ai bimbi il rispetto di poche e chiare regole e di mantenere un comportamento educato perché avvertiti del controllo, inaspettato e invisibile, di Santa Lucia che li vede da lassù tramite il suo grande cuore. Santa Lucia, con la sua magica storia, permette una visione incantata della realtà indispensabile per lo sviluppo cognitivo e creativo dei bambini. Credere contribuisce allo sviluppo linguistico dei bambini che attraverso la co-costruzione fiabesca acquisiscono nuove capacità narrative. Credere in tali figure fantastiche permette di immaginare e confidare in qualcosa al di là della realtà tangibile. Il mito di Santa Lucia è parte integrante anche della crescita emotiva dei piccoli. La credenza di Santa Lucia gioca un ruolo essenziale infatti anche nello sviluppo psicologico dei bambini facilitandone l’apprendimento di valori etici e morali. Il mito di Santa Lucia, così come quello di Babbo Natale, rimarca nei bambini valori come la gentilezza, la generosità, la gratuità e la riconoscenza attraverso l’associazione dei doni a un comportamento sano e positivo, influenzando con beneficio la loro gestione delle emozioni e il loro senso di moralità.
Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta
La letterina del vescovo Domenico
Cara bambina, caro bambino, la festa di Santa Lucia, molto cara a Verona, inizia con la luce di un mattino che porta con sé qualche bella sorpresa. Santa Lucia è infatti la Santa della luce, una luce che non illumina solo le cose, ma che accende anche i nostri cuori, perché parla di amore, speranza e generosità. Santa Lucia ci insegna infatti che è bello ricevere, ma che è bello anche dare, perché nel dare si trova una gioia profonda. Ogni volta che condividiamo qualcosa di buono con gli altri, anche solo un sorriso, un abbraccio, un momento di ascolto o una parola gentile, la nostra luce cresce e il mondo intorno a noi diventa più bello. Come quando accendiamo una candela: non perdiamo la luce, ma anzi, ne creiamo di più. Oggi, mentre aspetti magari un dolcetto o un regalo, pensa a come puoi essere anche tu un dono per gli altri. Come puoi portare la tua luce nel cuore di qualcuno? Forse aiutando un amico, confortando un compagno di scuola o semplicemente facendo un bel disegno per mamma e papà. Ogni piccolo gesto conta! Che Santa Lucia riempia il tuo cuore di luce, di amore e di speranza. E ricorda: anche tu sei un dono per la tua famiglia e, con il tuo sorriso e la tua bontà, sei una piccola luce che illumina il mondo.
Con tanto affetto,
Domenico, Vescovo