Santa Caterina parco per la città Si scommette sull’area al Pestrino per una rigenerazione urbana innovativa che valorizzi il verde e l’inclusione sociale. Un nuovo quartiere, luogo di residenza e di lavoro senza barriere architettoniche. A marzo l’avvio delle demolizioni.

Appello alle realtà del Terzo Settore

Per compartecipare alla visione organica dell’area. Fine lavori entro marzo 2026

Approvato il masterplan definitivo con le nuove funzioni che rispettano l’habitat naturalistico e rigenerano l’area in modo integrato. Visione che prescinde dai volumi a favore dell’inclusività, per un’area vivibile da tutta la comunità. Rispetto alle precedenti proposte, la superficie edificata passa da 16.300 metri quadrati a 4.600. Fine lavori entro marzo 2026.
Per il recupero dell’area di Santa Caterina al Pestrino si scommette su una rigenerazione urbana innovativa che valorizza il verde e l’inclusione sociale. Un polo ‘europeo’ e sostenibile, per una città che guarda al futuro anche sul fronte della progettazione urbana. Oggi è stata presentata la versione definitiva del masterplan con le nuove funzioni che, rispetto al progetto redatto nel 2021, sono più coerenti con il contesto ambientale e naturalistico in cui si inserisce oltre che con le specifiche mission del bando Pinqua e del Pnrr relative all’housing sociale.
Un cambio significativo, che valorizza in modo importante la quota verde, circa 76 mila metri quadrati in riva all’Adige, e diminuisce quella edificata, che passa da 16.300 mila a 4.600 metri quadrati. Il Polo Social Housing è stato studiato in modo tale da consentire alle persone con diverse fragilità che trovano alloggio nella parte dell’housing sociale formata da 20 unità abitative di poter essere occupate nelle diverse attività previste, che saranno investimenti orientati agli obiettivi di inclusività e integrazione.
La gestione delle attività all’interno della vasta area sarà frutto di un processo di partecipazione pubblico. Un’altra novità in linea con la volontà dell’Amministrazione di attuare, laddove possibile, percorsi di confronto, ascolto e partecipazione nei progetti di interesse collettivo.
Nei mesi prossimi partirà quindi una call rivolta ai soggetti interessati e a tutte le realtà del Terzo Settore che vorranno compartecipare alla visione organica dell’area.

Percorsi ciclabili nel grande bosco

L’arena all’aperto per le manifestazioni. Terminate le indagini del rischio bellico

Elemento fondamentale dell’area resta la quota a verde, che con il nuovo masterplan sarà valorizzata e resa più fruibile da tutta la cittadinanza, nell’ottica di rendere Forte Santa Caterina un luogo aperto e vissuto da tutti per tutto il tempo dell’anno.
Nel grande bosco di 76 mila mq saranno creati percorsi ciclabili e pedonali, orti urbani e un grande parco della biodiversità, l’arena all’aperto per spettacoli e manifestazioni.
Quanto ai tempi, già terminate le indagini ambientali e di rischio bellico, ora il masterplan definitivo permette di procedere con le successive fasi progettuali per finire i lavori entro il 31 marzo 2026. I primi cantieri a partire la prossima primavera saranno quelli per le demolizioni, quindi si procederà in parallelo con gli scavi e l’edificazione delle abitazioni di social housing e con il restauto del Forte.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, poi inserito nel Pnrr, con 15 milioni di euro.
“Basta guardare le slide del ‘prima’ e ‘dopo’ per capire come la scelta dell’Amministrazione sia quella di valorizzare la parte naturalistica e integrarla al contesto cittadino, depavimentando circa 10 mila metri quadrati di edificato esistente a favore del parco urbano – ha detto l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari-. L’integrazione passarà anche attraverso i percorsi ciclopedonali, tra questi quello che unirà Forte Santa Caterina a Forte San Francesco e quindi al centro città. La sfida della rigenerazione urbana innovativa sarà accompagnata da quella della gestione degli spazi e delle attività, per quale nei prossimi mesi partirà una fase di ascolto con tutti gli stakeholders per raccogliere idee e proposte da tradurre in progetti organici”.
“Social Housing significa case per chi è fragile, abitazioni totalmente sostenibili e senza barriere architettoniche e quindi accessibili a tutti – ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Peculiarità del progetto è che le diverse fragilità saranno inserite in occasioni di occupabilità. Puntiamo a far di Forte Santa Caterina un polo vivo, di stampo europeo, un luogo davvero attrattivo, non solo per chi al suo interno troverà un’occupazione ma anche per i veronesi e le famiglie, grazie alle diverse proposte di iniziative e attività che si verranno avviate”.
Per la progettazione sono in campo tre studi specializzati che si concentreranno sugli altrettanti ambiti di intervento; spazi aperti e polo costruito; polo social housing; restauro e rifunzionalizzazione del Forte.