San Vincenzo: cinque borse di studio Il consiglio della Società le assegna a ragazzi da terza media in condizioni di disagio

Venerdì 15 marzo alle 16,30 nella sala Barbieri di Palazzo Giuliari (Rettorato dell’Università, via dell’Artigliere 8) si svolgerà la cerimonia di consegna delle borse di studio assegnate dal Consiglio centrale dell’Odv Società di San Vincenzo de Paoli per l’anno scolastico 2024-2025 a ragazzi e ragazze di terza media delle scuole di Verona e provincia, meritevoli e in situazione di precarietà economica e condizioni di particolare disagio familiare, per incoraggiare e facilitare la prosecuzione degli studi superiori e universitari.
Il progetto della San Vincenzo per i giovani, denominato “Io mi impegno” si prefigge l’obiettivo di accompagnare gli studenti per nove anni, dalle superiori alla laurea, con cinque borse di studio ciascuna di 800 euro per il corso di studi della scuola secondaria e di 2000 euro per il corso universitario, previa verifica annuale del rendimento scolastico e dello stato economico. «Molti ragazzi e ragazze desiderosi di affermare le loro capacità e di accrescere conoscenze e competenze – sottolinea Franca Erlo, presidente del Consiglio centrale della Società di San Vincenzo de Paoli – spesso non hanno i mezzi per realizzare le loro aspirazioni e i loro sogni, concludendo gli studi dopo aver conseguito il diploma di scuola media o iscrivendosi a un corso professionale, rinunciando a percorsi di istruzione superiore più lunghi e onerosi. Il nostro progetto “Io mi impegno”, finanziato grazie alla sensibilità e alla generosità dei nostri benefattori, garantisce a questi ragazze e ragazzi un sostegno economico che li accompagna fino alla laurea». L’iniziativa vincenziana si deve in gran parte alla generosità di Nello De Grandis, un illuminato dirigente industriale mancato nel 2023, che aveva conosciuto la San Vincenzo grazie alla Conferenza presente nella parrocchia di Santa Maria ausiliatrice, che ha voluto beneficiare l’associazione con un generoso lascito testamentario. Due borse di studio sono intitolate a Nello De Grandis, le altre ad Annalisa Chiaramonte De Grandis, moglie del benefattore che negli anni ha accolto e condiviso le generose scelte del marito e ai vincenziani Lorenzo Righetti della conferenza del Sacro Cuore di Gesù, scomparso lo scorso anno, presenza competente e gentile nella sede del Consiglio centrale della San Vincenzo e Irma Fasoli decana dei vincenziani veronesi, mancata lo scorso anno dopo essere stata per sessant’anni anima, cuore e motore della conferenza San Giovanni Battista di San Giovanni Lupatoto.