San Vigilio? “Diatriba per l’eredità” Bendinelli: “I Conti fermi a quello che è successo prima della Rivoluzione francese”

La questione San Vigilio è tornata agli onori delle cronache domenica scorsa, dopo essere stata oggetto di un servizio andato in onda nella trasmissione “Report” di Rai Tre. Il servizio, realizzato dalla giornalista Rosamaria Aquino, ha dato voce al Conte Guariente Gaurienti e ha poi mostrato, dall’interno, il progetto di riqualificazione portato avanti dalla società Soledad, riconducibile al Gruppo Rana. La troupe è stata anche condotta nella zona interrata per poter constatare che lì sotto sono stati realizzati unicamente locali tecnici, sottoservizi. Niente altro. “Mi ero ripromesso di non entrare più nella questione”, dice il Sindaco di Garda Davide Bendinelli. “C’è una cosa però che oggi voglio ribadire. Il Comune di Garda, come ho già avuto modo di dire in passato, è stato usato come un ring sul quale i due attori se le stanno dando di santa ragione. Chi ha torto e chi ha ragione, dal punto di vista giuridico, al Comune interessa relativamente. A noi interessa che cosa c’è stato proposto di realizzare per riqualificare e sistemare una zona la cui tutela e salvaguardia sono il nostro unico obiettivo. E in questo senso ci siamo comportati in modo equilibrato, equidistante, senza voler favorire o sfavorire nessuno”. E il progetto presentato dalla società Soledad, di riqualificazione del parco e di restauro conservativo degli immobili esistenti, dice il Sindaco, va in questa esatta direzione. Sindaco che non condivide le motivazioni per cui la questione San Vigilio sia diventata di dominio pubblico. “E’ stata portata all’attenzione del pubblico, a livello nazionale, una diatriba che nasce e scaturisce esclusivamente da questioni di carattere ereditario. Non ci sono altre ragioni. La sensazione che ho avuto io è che comunque i Conti si siano fermati a livello di mentalità a quello che è successo prima della rivoluzione francese, come se oggi potessero essere loro gli unici depositari del diritto di fare qualcosa in quell’area, Senza riconoscere che quell’area è privata, che un soggetto privato ha deciso di venderla ad un terzo il quale ha presentato un progetto al Comune rispettoso di tutte le normative vigenti. Questo è quello che successo”. Bendinelli entra poi nel merito delle affermazioni fatte da Conte Guariente Guarienti di Brenzone, ai microfoni di Report. “Il Conte ha detto di non aver mai chiesto al Comune di realizzare alcunché, tantomeno una piscina”, spiega il Sindaco. “Mi sento in dovere di precisare che non è vero. La realizzazione della piscina, così come l’ampliamento del ponte del porticciolo, sono stati richiesti da suo fratello. Al contrario, Rana ha chiesto solo la possibilità di fare un restauro conservativo. Restauro realizzato tra l’altro con grande attenzione e qualità”. Di una cosa però il Sindaco è soddisfatto. Che le telecamere di Report abbiano finalmente “svelato” e dato prova della realizzazione interrata nell’area. “Sono contento che il servizio abbia messo fine alla discussione sulla fantomatica realizzazione di un centro benessere, cosa di cui mai si è parlato. Grazie all’architetto Vantini si è potuto vedere cosa è stato fatto negli interrati e spero che questo possa eliminare ogni dubbio”. La questione però non si chiude qui. “Ci sono altre cause in ballo che andranno in discussione nel mese di febbraio presso il Tar”, dice Bendinelli. “Noi ne attendiamo l’esito fiduciosi perché riteniamo di aver sempre operato con la massima trasparenza, nel pieno della legittimità degli atti amministrativi che abbiamo rilasciato. Lo voglio ribadire, siamo stati super partes a 360 gradi”.