È un libro che racconta la vita di Pier Giorgio Sambugaro e della sua famiglia, da un secolo impegnata nel mercato dell’ortofrutta, dando ampia luce ad avvenimenti della collettività di Arcole, e così il libro è cronaca pure di storie locali, interessantissime, che si leggono con passione. L’esposizione dei testi è molto snella e mostra Pier Giorgio protagonista impegnato in un susseguirsi di prove da superare, di responsabilità individuali, di decisioni che hanno determinato il successo della sua impresa commerciale.
È un Pier Giorgio che, sia nella sua vittoria e sia nella sua sconfitta, non ha avuto cambiamenti interiori, ma è sempre stato ancorato a ideali forti e positivi, basati su valori indiscutibili.
La narrazione si apre mostrando un mondo d’inizio Novecento, povero, ma con la volontà di lavorare per uscire da privazioni, croniche e diffuse, ma che diventa il forte stimolo del cambiamento.
La novità del libro è la volontà di Pier Giorgio, che sa trasformare in opportunità la ricchezza culturale e le esperienze di vita e di piccolo commercio della sua famiglia.
Pier Giorgio si avvantaggia con grandi profitti degli insegnamenti paterni, trovando le energie per emergere e creare benessere non solo personale, ma per tutta la comunità a lui unita.
Il lavoro di Pier Giorgio è forza generatrice, è impegno che garantisce lo sviluppo proprio e di tante altre aziende.
L’apertura del libro è stata affidata all’amico di Pier Giorgio, “Giovanni Rana”, anche lui artefice di un altro grande successo mondiale con i “ tortellini”, il quale, negli stessi anni e provenendo da uguale terra, pure lui ha attinto a un simile patrimonio e baglio culturale, dove la forza proveniva dalla povertà.
Lo scenario ambientale è quello di Arcole, con le sue campagne e i suoi abitanti.
L’inizio lavorativo di Pier Giorgio Ancora è la prima giovinezza.
In quegli anni di avvio per Pier Giorgio, tra il 1958 e il 1963, giunse il miracolo economico, e fu un vero e proprio cambiamento finanziario e sociale. In pochi anni, l’Italia, uscita in rovine dalla guerra, si risollevò, si ebbero grandi cambiamenti, negli stili di vita e nei consumi.
Per Pier Giorgio quelli furono gli anni che posero in luce le sue capacità imprenditoriali, s’inserì in questa crescita economica e creò una propria azienda, ideando il marchio “Napoleon.
Il lavoro per Pier Giorgio fu l’ingrediente perfetto per la sua fiaba d’amore con Bertilla, prima il fidanzamento poi il matrimonio.
Anni Ottanta e Novanta, Pier Giorgio è oramai un imprenditore conosciuto e stimato.
Negli anni Pier Giorgio è preso sempre più a modello dai tre figli .
Il libro termina con i viaggi di Pier Giorgio in tanti Paesi dell’Unione Europea, del Bacino Mediterraneo, in Asia, in America latina alla ricerca di opportunità commerciali e di fonti di approvvigionamento d’ortofrutta, così da avere sempre prodotti freschissimi anche fuori stagione per mantenere sempre vivo il mercato e soddisfare le curiosità organolettiche dei consumatori.