C’è ancora paura, perplessità e preoccupazione per gli abitanti di Parona e Arbizzano dopo il disastroso episodio che ha coinvolto il salumificio Coati lo scorso 9 febbraio. Nella sala Consiliare della Seconda Circoscrizione ha avuto luogo, infatti, l’incontro tra i rappresentanti del Comitato “Salviamo Parona e Arbizzano’’, i sindaci dei Comuni di Verona, Negrar, San Pietro in Cariano e la presidente della Seconda Circoscrizione, Elisa Dalle Pezze. L’ampliamento dello stabilimento, spiegano i rappresentanti del Comitato, causa disagio ai cittadini in termini di viabilità, rumore e odori sgradevoli. Portando diverse testimonianze di cittadini che vivono in quel territorio emerge la preoccupazione sul rischio di incendio, sulle ipotesi della costruzione di un macello nelle vicinanze dell’edificio o ancora sulle conseguenze di depauperamento dei valori immobiliari a causa della vicinanza dello stabilimento. Altri punti che vengono rimarcati dal Comitato sono quelli della bonifica del territorio e dei rilievi ambientali. Il sindaco di Negrar Roberto Grison per rispondere a queste domande rassicura i rappresentanti del Comitato per entrambi i punti portati in esame. Per quanto riguarda la bonifica dell’area ricorda che sarà tutta a carico della Coati Spa che appena avrà disponibili gli esiti dei campionamenti che sono stati eseguiti a partire dal 6 marzo, potrà iniziare la bonifica cercando di liberare il fronte della strada chiusa per riuscire ad aprire al traffico almeno una corsia con senso unico alternato. In riferimento ai rilievi ambientali, invece, sottolinea che già dal 17 febbraio i valori delle PM10 e PM 2,5 dell’aria erano inferiori a quelli di altre zone della città. Grison ha ribadito inoltre che le analisi dell’acqua, monitorate ogni dieci giorni da Acque Veronesi, sono confortanti. Il sindaco proseguendo con la sua risposta rassicura il Comitato sull’impossibilità di realizzazione di un macello nelle prossimità dello stabilimento, ma che, dopo l’acquisto nel 2011 da parte di Coati di terreni edificabili confinanti l’attuale produzione, l’azienda ha facoltà di ampliamento. L’espansione è prevista per la zona nord, in direzione Rossetto, per la produzione e la logistica. Dopo la mediazione di Roberto Grison è intervenuto il sindaco Damiano Tommasi che ha esposto il problema della viabilità. Secondo il suo parere è necessario risolvere i disagi a prescindere dalla Coati Spa in quanto la zona industriale deve avere strade adeguate al transito di Tir, sottolinea dunque l’interessamento del Comune a tutela della cittadinanza residente. Il Comitato, che si fa portavoce delle preoccupazioni della collettività, in conclusione, ha sottolineato l’importanza di dover migliorare la qualità della vita di chi vive sul territorio. Il sito infatti è stato realizzato sul confine tra tre Comuni e le decisioni assunte da un’amministrazione ricadono sulla cittadinanza degli altri senza tener conto di una visione d’insieme. La zona interessata, inoltre da un parte è l’unica zona industriale disponibile per il Comune di Negrar, dall’altra è anche una zona residenziale del Comune di Verona e un’area periferica del Comune di San Pietro in Cariano.
Francesca Brunelli