La giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ieri ha interrotto il telegiornale della tv di Stato con un cartello in mano per protestare contro la guerra in Ucraina, è scomparsa.
Lo riferisce la Cnn che cita il suo avvocato.”Non riusciamo a trovarla”, ha detto Dmitry Zakhvatov dopo che inizialmente gli amici della donna avevano detto che si trovava al dipartimento di polizia di Ostankino, a Mosca.
Le Nazioni Unite chiedono alle autorità russe che la giornalista non sia punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. Lo riferisce il Guardian online. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto che le autorità garantiscano che la donna “non subisca rappresaglie”. Il presidente francese Emmanuel Macron propone una “protezione consolare” per la giornalista russa che ha protestato contro la guerra in Ucraina. “No alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, vi dicono bugie qui”, recitava il cartello mostrato in tv, che nell’ultima riga riportava la seguente frase: “Russi contro la guerra”. La donna era poi stata arrestata. Ma è ricomparsa con un video preregistrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spie gando che in Russia sono stati tutti “zombificati”.”Ciò che sta succedendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l’aggressore. La responsibilià di questa aggressione è’ di una persona sola e questa persona è’ Vladimir Putin”, si legge in un tweet che sta spopolando
.”Mio padre è ucraino e mia madre è russa e non sono mai stati nemici”, spiega ancora Maria Ovsiannikova nel video registrato prima dell’arresto. “Purtroppo ho lavorato al Canale Uno negli ultimi anni e ho lavorato alla propaganda del Cremlino. E ora mi vergogno molto”, riporta la France Presse. “Scendete in strada, non abbiate paura. Non possono incarcerarci tutti”, è l’appello conclusivo.
La situazione a Mariupol. ‘Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti di un ospedale di Mariupol’. Lo rende noto su Facebook la Media Human Rights Initiative (MHRI) ucraina , rilanciata su Twitter dalla giornalista ucraina Anastasia Magazova, che lavora per Radio Free Europe e Bbc. L’organizzazione spiega che i pazienti hanno contattato la MHRI, affermando che da ieri mattina l’ospedale regionale di terapia intensiva di Mariupol è stato occupato dalle truppe russe. I soldati sparerebbero dall’interno dell’ospedale, impedendo a chiunque di uscire. Alcune persone che avrebbero tentato di fuggire sarebbero state ferite. Circa 350.000 persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina che è stata assediata dalle truppe russe. Lo riporta la Cnn riportando le affermazioni di un funzionario locale.