L’anno del centenario sarà memorabile per il Frantoio Salvagno, non solo per il successo della centesima campagna olearia e dell’entusiasmo riscontrato nel pubblico, ma anche per la premiazione, avvenuta pochi giorni fa a Bari alla Fiera del Levante, di Giovanni Salvagno come miglior mastro oleario dell’anno.
Il Mastro d’Oro, riconoscimento conferito da AIFO, l’Associazione Italiana Frantoiani Oleari, è volto a valorizzare gli olii extra vergine di oliva italiani, provenienti dalle diverse realtà territoriali, e a mettere in luce la figura del “Mastro Oleario” in quanto professionista in grado di promuovere, tramite le proprie competenze, la qualità dell’olio italiano presso operatori e consumatori italiani ed esteri. La valutazione dei campioni è curata dal Comitato d’assaggio per il controllo e la valutazione delle proprietà organolettiche degli oli di oliva vergini dell’Università degli Studi di Bari.
Il conferimento del premio è avvenuto alla presenza della figlia Francesca, che commossa ha accompagnato il papà a ritirare l’ambito riconoscimento. “Dopo tanti anni di crescita – spiega Giovanni Salvagno – la nostra azienda è arrivata al secolo di vita. Questi cento anni sono stati portatori di molte soddisfazioni, frutto di tanti anni di sacrifici e con l’indispensabile aiuto della mia famiglia, mia moglie Elena, e le mie figlie Cristina e Francesca, siamo passati da un’azienda prettamente artigianale ad un’azienda sempre pronta ad investire in materiali, tecnologia, formazione e risorse, dove il capitale umano è messo sempre al primo posto. Le vecchie molazze in pietra che lavorano in abbinata alle tecnologie più avanzate, danno dei risultati sempre più interessanti e il connubio tra tradizione e innovazione ci ha garantito di mantenere la qualità del passato ottimizzando i processi di produzione.
È stato un onore – conclude – ricevere questo premio a Bari, nella terra dell’olio, e ringrazio il sostegno di tutti i nostri collaboratori che mi hanno dato nuova linfa per migliorare e portare avanti la nostra passione. “