Potenziare l’approccio multisciplinare e traslazionale della ricerca, identificare nuovi approcci terapeutici personalizzati per la cura delle malattie infettive, di quelle oncologiche e neurodegenerative, implementare la raccolta di dati e lo studio delle malattie-lavoro correlate. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’università di Verona che l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) ha inserito tra i 180 dipartimenti di eccellenza italiani che verranno finanziati ogni 5 anni. Dell’ateneo scaligero, riceveranno un fondo premiale per la realizzazione del proprio progetto di sviluppo scientifico e didattico 6 dipartimenti. Nel complesso l’università di Verona riceverà 45,5 milioni di euro in 5 anni.
Nello specifico, il dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica ha ricevuto oltre 7 milioni di euro per il suo progetto di sviluppo che durerà fino al 2027. Il progetto è stato illustrato martedì 8 agosto da Albino Poli, direttore del dipartimento, Mirko D’Onofrio, referente del progetto d’Eccellenza, e Aldo Scarpa, direttore della sezione di Anatomia patologica e direttore del centro di ricerca Arc-net.
Il Progetto di Eccellenza 2023-2027 del dipartimento riguarda “l’approccio traslazionale alla medicina di precisione nella prevenzione, nella diagnostica e nel trattamento.
delle malattie ad alto impatto sulla Salute pubblica”, per favorire la applicazione dei risultati della ricerca alla pratica clinica corrente. Gli obiettivi delineati nell’ambito del progetto riguardano l’identificazione di nuovi approcci terapeutici personalizzati e dei predittori di efficacia per la cura di malattie infettive emergenti o ri-emergenti, l’aumento della rapidità e precisione della diagnosi di malattie oncologiche, neurodegenerative e virali emergenti e infine lo studio delle malattie lavoro-correlate “nuove ed emergenti” e degli eventi avversi nei luoghi di lavoro.
Quello che viene proposto dal dipartimento per supportare concretamente la realizzazione degli obiettivi indicati, sono la costruzione di una coorte perpetua di sepsi e polmoniti con iniziale arruolamento di casi e la implementazione dei protocolli di biobanking dedicati. Sono previsti: la partecipazione di almeno tre coorti internazionali; l’implementazione di almeno tre studi prospettici multicentrici; lo sviluppo di database dati imaging e l’avvio di almeno due studi prospettici di validazione di metodiche e tecniche di imaging per procedure mininvasive di diagnosi e trattamento delle malattie oncologiche. In questa ottica è finanziato l’acquisto di una innovativa Tac, tra le prime in Italia, ovvero uno scanner Tomografia Computerizzata, con apertura d’ingresso superiore a 80 cm, guide laser e simulatore per procedure interventistiche. Si tratta di uno strumento che rispetto alle tradizionali Tac consente di intervenire agevolmente sul paziente anche durante l’esame.
Infine, sempre in ambiente di salute pubblica il progetto prevede lo studio e messa a punto di protocolli e procedure in strutture sanitarie dedicate per la valutazione dell’impatto clinico-diagnostico ed epidemiologico delle malattie lavoro-correlate con l’attivazione di almeno uno studio sul rischio cancerogeno ed infortunistico e lo sviluppo di nuovi modelli di valutazione di efficacia di interventi preventivi.