Salumificio Coati: altri tre mesi di limbo. Ulteriore proroga della convenzione con il Comune di Negrar Sergio Cucini: “Siamo preoccupati della mancanza di un dibattito pubblico’’

Ulteriore proroga alla ditta Salumificio Fratelli Coati per la sottoscrizione della Convenzione che, su richiesta della stessa di un ulteriore ampliamento dello stabilimento distrutto dall’incendio dell’8 febbraio scorso, subordinava la concessione all’esecuzione di opere pubbliche con lo spostamento dell’Isola Ecologica in Viale del Lavoro ad Arbizzano e la realizzazione di una grande rotonda a sistemazione dei percorsi della Provinciale 12 e della viabilità di accesso alla ZAI. Questo è quanto emerso durante il Consiglio comunale del 28 settembre scorso del Comune di Negrar alla presenza del presidente del Comitato Salviamo Parona e Arbizzano, Sergio Cucini, la vice Edvige Adami e il consigliere Mirco Pellegrini che, non senza sorpresa, hanno appreso la notizia. “La sorpresa-afferma il presidente Sergio Cucini- deriva dal fatto che, nel corso di precedenti incontri con il Comitato, il Sindaco aveva escluso nella maniera più categorica che sarebbero state concesse ulteriori proroghe e che, se non avesse sottoscritto la convenzione, Coati sarebbe decaduta da ogni diritto al riguardo’’. La proposta è stata approvata all’unanimità senza nessuna obiezione da parte dei consiglieri, con l’ulteriore novità della rinuncia allo spostamento dell’Isola Ecologica. “Alla luce degli avvenimenti accaduti lo scorso febbraio, della situazione del cantiere- ha affermato il presidente del Comitato Salviamo Parona e Arbizzano- che ha interrotto le opere di smaltimento senza una dichiarazione che possa confortare la cittadinanza e i membri del Comitato Salviamo Parona e Arbizzano sullo stato dei luoghi, il futuro del sito ma, soprattutto, sul monitoraggio delle acque e dell’aria che per Arpa Veneto è terminato il 31 maggio mentre Acque Veronesi ha pubblicato quello del 19 settembre, per i quali continuiamo a lamentare la mancanza dell’analisi delle falde da cui capta l’acqua potabile la Centrale del Terminon, siamo preoccupati della mancanza di un dibattito pubblico e della proroga concessa, finalizzata all’ottenimento di opere pubbliche. L’attività del Comitato-ha proseguito- continua nella valutazione di ogni azione perseguibile a tutela degli aderenti e della popolazione di Parona e Arbizzano’’.