Quella di oggi è l’ultima occasione per analizzare il quadro politico sulla base dei sondaggi, che da domani non potranno più essere diffusi in vista delle elezioni di domenica 25 settembre. A soli 16 giorni dal ritorno alle urne, i rapporti di forza tra le coalizioni non cambiano, mentre subisce qualche novità il peso dei singoli partiti: il centrodestra mantiene un largo vantaggio sulla sinistra, il Pd è in calo e il Terzo Polo non riesce a sorpassare Forza Italia.
È quanto emerge dall’ultima rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera, secondo cui Fratelli d’Italia è il soggetto politico che gode di maggiore consenso: il partito guidato da Giorgia Meloni guadagna l’1,1% rispetto al 30 agosto e sale al 25,1%. Uno dei risultati storici più alti mai raggiunti da FdI.
Tendenza del tutto differente per il Partito democratico, che invece lascia per strada un 2,5% e scende al 20,5%. Consensi in picchiata che confermano un trend negativo per il Pd di Enrico Letta.
Per la terza casella entra in gioco una variazione importante: il Movimento 5 Stelle ottiene l’1,1% in più e si piazza al 14,5%. Segue poi la Lega di Matteo Salvini, che perde lo 0,9% e va al 12,5%.
Invariata la posizione di Forza Italia, stabile all’8%. Il Terzo Polo non riesce nel sorpasso: l’asse tra Azione e Italia Viva cresce dell’1,7% ma si ferma al 6,7% delle preferenze, lontano dalla soglia del 10-12% auspicata da Renzi e Calenda. “Noi andremo in doppia cifra”ha ribadito anche questa mattina Calenda, intervistato dal TG1. Una sicurezza che contrasta l’esito dei sondaggi, ma Calendaparla comunque del 10/12% come traguardo per il Terzo polo.
Sulla soglia dello sbarramento ci sono Verdi-Sinistra italiana al 3,4% (-0,7%) e Italexit di Gianluigi Paragone stabile al 3%.
“Immagini che domani ci siano le elezioni politiche per il Parlamento nazionale. Lei quale partito voterebbe per la Camera dei Deputati? Per favore, scelga solo una delle seguenti opzioni”, la domanda sull’intenzione di voto posta agli intervistati. Saldo in testa Fratelli d’Italia, anche se con una performance leggermente inferiore ai sondaggi di questi giorni, al 25% contro il Partito Democratico al 20%, in linea con le altre indagini. Saldo è anche il vantaggio della coalizione di centrodestra, dell’11%, sul centrosinistra ma inferiore al distacco che altri istituti stabilizzano tra 15 e 18 punti.