Dal primo luglio gli annunci di riduzione dei prezzi in occasione di saldi, promozioni, liquidazioni, Black Friday e, per la prima volta, anche gli sconti sulle vendite online, dovranno seguire nuove regole. E’ questa la novità introdotta dalla “Direttiva Omnibus” dell’Unione europea, poi recepita nel nostro Paese, che aggiorna il Codice del Consumo. Se n’è parlato in un seminario organizzato da Federmoda-Confcommercio Verona e Mantova per approfondire il provvedimento che ha visto “in cattedra” il segretario nazionale della Federazione Massimo Torti. Al tavolo anche il presidente di Federmoda Verona Mariano Lievore. Il cambiamento non interessa solo il settore moda, ma tutto il commercio al dettaglio ad eccezione della vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili. Il primo vero banco di prova si avrà il 6 luglio, con l’avvio dei saldi. Due le grandi novità: le modalità di comunicazione dei ribassi non riguarderanno solo i negozi fisici tradizionali e outlet, ma, per la prima volta, anche l’e-commerce. Inoltre, è previsto un irrigidimento delle sanzioni in caso di pratiche commerciali scorrette e clausole vessatorie a danno dei consumatori. La sanzione amministrativa pecuniaria varia dai 516 fino a 3.098 euro. Ma attenzione anche alle pratiche commerciali scorrette che prevedono sanzioni minime da 5.000 a 10 milioni di euro. A partire dal primo luglio quindi, ogni annuncio di riduzione del prezzo dovrà includere anche il prezzo precedere, ovvero il prezzo più basso (e non più il prezzo di listino) applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti, lo sconto, e l’importo finale. Con la necessità di adeguare in molti casi i sistemi informatici gestionali, le schede prodotto, la documentazione contrattuale e informativa per l’e-commerce, e la preparazione dei cartellini negli store. “L’applicazione dell’articolo 17 bis deve essere effettuato con la doverosa trasparenza e correttezza da parte dei negozi di vicinato affinché il consumatore finale possa essere garantito nel suo diritto di scelta nell’acquisto – commenta il presidente di Federmoda Confcommercio Verona, Mariano Lievore – . Le novità apportate devono essere viste come una grande opportunità da parte dei negozi di vicinato perché, finalmente, viene chiesta trasparenza ai grandi colossi dell’e-commerce. Tutto ciò risponde all’esigenza rimarcata da FederModa – Confcommercio del rispetto del principio ‘stesso mercato, stesse regole’ in un contesto di vendita online e offline. Anche se prevale un cauto ottimismo, in termini di spesa – conclude Lievore – tanti consumatori aspettano i saldi per acquisti mirati e gli operatori sperano in un cambio di tendenza rispetto al calo medio registrato nei mesi scorsi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; oggi più che mai, questa fase, deve essere vista come quella della ripartenza”.