Era inevitabile. Le norme anti-Covid, alcune sacrosante altre un po’ meno, non potevano che provocare disagi. Così tanti, però, sinceramente speravamo di no. Sennonché anche Verona si è dovuta arrendere. In attesa del marasma che, altrettanto inevitabilmente, provocherà l’arrivo dell’influenza stagionale, Il Comune è alla ricerca di immobili da destinare a strutture scolastiche. Per sopperire al fabbisogno dell’anno appena iniziato, e all’esigenza di spazi più grandi per garantire il distanziamento degli studenti, è stato pubblicato un avviso di interesse per 39 nuove aule. Possibilmente dislocate in centro storico, dove ne servirebbero 33. Le altre richieste provengono da Quinto: qui le scuole necessiterebbero di 3 nuove stanze. Altrettante nel quartiere Saval. I locali devono avere una superficie minima dai 40 ai 60 metri quadri. Ciascun immobile proposto, inoltre, dev’essere ubicato preferibilmente all’interno del territorio comunale e deve essere di proprietà dell’offerente. Le proposte possono essere presentate al protocollo del Comune di Verona in formato cartaceo, entro e non oltre le ore 13 del 9 ottobre, oppure via pec all’indirizzo mail patrimonio@pec.comune.verona.it entro l’11 ottobre. Sul sito del Comune sono disponibili sia l’avviso pubblico che i moduli da compilare, che devono essere corredati da una sintetica descrizione dell’immobile offerto, con relativa planimetria, dall’importo chiesto per l’affitto per il periodo compreso tra il 20 ottobre 2020 e il 10 giugno 2021, incluse spese condominiali e utenze (riscaldamento, energia elettrica, acqua, collegamento ADSL/linea dati, TARSU). Il Comune, per ulteriori informazioni, invita a contattare gli uffici della Direzione Patrimonio Espropri, ai numeri 0458077270-8507 o tramite mail, scrivendo a patrimonio@comune.verona.it. L’unico a dover fornire informazioni, invero, sarebbe il governo, che nonostante i sei mesi di stop della scuola si è fatto trovare impreparato alla riapertura, tanto che non v’è città grande o piccola che sia in cui le lezioni siano cominciate regolarmente. “Quest’anno il distanziamento e il contingentamento degli studenti presenti in una stessa aula comportano un fabbisogno maggiore di spazi”, dice l’assessore al Patrimonio Edi Maria Neri. “Per questo cerchiamo nuovi immobili, possibilmente vicini alle strutture scolastiche, da adibire ad aule. Tutte le proposte presentate verranno vagliate e i tecnici del Comune effettueranno i sopralluoghi necessari a valutarne l’idoneità. Nell’arco di qualche settimana”, sottolinea l’assessore, “potrebbero essere già stipulati i contratti di affitto fino a giugno”. Dopo tre settimane Palazzo Barbieri si è accorto che mancano 39 aule. Il Comune fa ciò che può. Le famiglie degli studenti anche. La certezza, purtroppo, è che il caos sia appena iniziato.