S.i.o. al buio, non si esclude lo sciopero In ospedale per il Servizio informatico Trakcare si stanno dilatando i tempi di applicazione

Convocato stamattina in teleconferenza da parte della Prefettura di Verona alla presenza delle organizzazioni sindacali di Cgil e Fials e di una delegazione dell’azienda ospedaliera Aoui di Verona formata da Direttore amministrativo, Responsabile delle Risorse Umane, Responsabile delle Unità Informatiche e Direzione medica, si è svolto il primo tentativo di conciliazione e raffreddamento delle vertenza riguardante il nuovo sistema informatico Trakcare SIO i cui tempi di applicazione si stanno dilatando a dismisura complicando al limite dell’impraticabilità il lavoro del personale sanitario. Dopo circa 60 minuti la riunione si è conclusa con la verbalizzazione del mancato accordo.
“Siamo preoccupati per la totale assenza di risposte da parte dell’Azienda Ospedaliera che malgrado le nostre sollecitazioni non ha dato alcun segnale di voler reagire a questa situazione che sta mettendo in ginocchio il lavoro dei sanitari tra i quali si cominciano a verificare le prime dimissioni volontarie motivate dall’impossibilità di svolgere il proprio lavoro assumendone le relative importanti responsabilità” commentano il Segretario generale Fp Cgil Verona Antonio De Pasquale e il Responsabile Sanità per la Segreteria Fp Cgil Verona Simone Mazza.
“Dal punto di vista dell’operatività, il confronto con il Covid non è affatto esagerato: dopo la pandemia, a fiaccare la sanità pubblica veronese è intervenuto il SIO le cui origini appaiono altrettanto oscure – continuano –. Ci è stato spiegato che la Regione Veneto ha bandito 5 lotti per l’informatizzazione dei sistemi ospedalieri. Quello che interessa l’azienda Ospedaliera Aoui di Verona è il Lotto “E” che è stato aggiudicato ad un consorzio di imprese facente capo a InterSystem nell’ambito di un progetto affidato ad Azienda Zero e Consorzio Arsenal”.
“In qualsiasi azienda che acquisti un sistema informatico il periodo di sperimentazione e migrazione troverebbe un limite superato il quale partirebbero diffide e azioni legali nei confronti dei fornitori. Ciò non accade in Azienda Ospedaliera di Verona e il motivo resta ignoto” aggiungono. “Come organizzazioni sindacali concorderemo le iniziative da prendere senza escludere nulla, neanche lo sciopero, al termine di una serie di assemblee con il personale dei poli di Borgo Trento e Borgo Roma a partire dal 12 settembre” concludono De Pasquale e Mazza.