Ryanair, Tosi chiede lumi. Dopo gli incidenti accaduti negli scali Per l’europarlamentare va fatta una verifica sugli aerei

Tutti abbiamo volato e voliamo con Ryanair, la compagnia aerea low cost e low fare forse più famosa al mondo. Ma negli ultimi giorni, tra il carrello di un aereo al quale scoppiano le ruote a Orio al Serio e un motore che sputa fiamme a Brindisi, per la prima volta la compagnia irlandese di O’Leary balza agli onori della cronaca per un motivo diverso dal costo dei biglietti. E il parlamentare europeo Flavio Tosi (Fi-Ppe), in commissione Trasporti all’Eurocamera, ha depositato un’interrogazione scritta alla Commissione europea, chiedendo – visti i numerosi incidenti accaduti negli scali o in fase di atterraggio nell’ultimo anno agli aeromobili di Ryanair (i più recenti oggi allo scalo di Brindisi e nei giorni scorsi a Bergamo) – come intenda intervenire attraverso l’AESA (agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea) per assicurare e verificare che la compagnia aerea rispetti le norme di manutenzione e sicurezza. “Riteniamo che la frequenza di tali guasti sia diventata preoccupante e che non debba avvenire una tragedia per agire e applicare le regole di sicurezza a tutela dei passeggeri, degli equipaggi e del personale di sicurezza degli scali, ma anche del traffico aereo” dice Tosi. “Fortunatamente – continua Tosi – sia a Brindisi che a Bergamo non ci sono stati feriti, ma abbiamo visto quali enormi disagi si sono creati tra evacuazioni e traffico aereo bloccato. Sia fatta una verifica agli aerei di Ryanair”. Il 1° ottobre quattro pneumatici di Boeing che scoppiano all’atterraggio all’aeroporto di Bergamo. Il 3 ottobre l’evacuazione con gli scivoli gonfiabili di tutti i passeggeri e del personale di cabina per un principio d’incendio al motore di un altro Boeing poco prima del decollo da Brindisi. Due incidenti in tre giorni, e doppio fascicolo d’indagine per l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo che dovrà chiarire la dinamica e individuare le cause. Solo alla conclusione delle due indagini dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) si potrà avere un’idea chiara delle cause. Che, al momento, appaiono diverse per i due incidenti. All’Ansv spetterà anche capire se ci sia, tra le diverse spiegazioni, qualcosa legato alla manutenzione oppure all’addestramento dei piloti. I velivoli coinvolti sono il classico Boeing 737 e il nuovo Boeing 737 Max.

MB