Sembrava la solita influenza, che in febbraio ha messo a letto tanti veronesi. Invece non è stato così per Franco Ruffo, nostro collaboratore da sempre che se ne andato in silenzio, a 78 anni, con una voglia di vivere di un 40enne. Franco, è stato il miglior giornalista economico che Verona abbia mai avuto e per questo maestro di molti di noi. Capo ufficio stampa dell’associazione Industriali e corrispondente storico dei quotidiani La Stampa e Sole 24 Ore. Sulle notizie Ruffo aveva una marcia in più, lui le sapeva sempre prima e nessuno di noi è mai riuscito a capire come e perchè. Un giornalista di razza, che avrebbe avuto grande splendore se avesse lasciato questa città per Roma o Milano. Lui però amava Verona al di sopra di ogni cosa, anche in questo è stato un grande maestro. Ruffo è stato la voce dell’economia della città per decenni, tutti quelli che hanno tentato, di essere migliori di lui, non ci sono riusciti. Allegro, generoso, amante della compagnia, quando gli telefonavi e gli chiedevi: “Ti risulta che”…lui rideva sempre e rispondeva che sapeva già tutto. Franco amava la vita e le donne con le quali è stato in parte molto sfortunato, soprattutto amava la sua professione, che lo aveva fatto diventare punto di riferimento di molti imprenditori veronesi e non. Con noi stava scrivendo il libro: “Veronesi da ricordare”, adesso nel nostro piccolo faremo ricordare anche il grande amico Franco Ruffo.