È la prima mappatura utilizzabile della rondella veneziana di San Zeno in Monte e l’hanno realizzata i geometri del Collegio di Verona, assieme agli studenti dell’Istituto Cangrande della Scala. Tutti i documenti storici che fanno riferimento al manufatto, infatti, sono andati perduti nel corso dei secoli e una mappa organica di questa porzione di mura non esiste più. Il progetto di valorizzazione della rondella di San Zeno in Monte, quindi, fa un importante passo in avanti. Dopo la campagna di rilievi, realizzata da geometri professionisti e dagli studenti dell’Istituto Cangrande della Scala lo scorso 15 dicembre, è stata consegnata agli stessi studenti l’elaborazione delle misure della struttura veneziana realizzata dai geometri del Collegio di modo che gli alunni del Cangrande possano cominciare a completare la restituzione grafica del rilievo e studiare ed elaborare il progetto di recupero della rondella. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Legambiente Verona, grazie al finanziamento di Fondazione Cariverona, e vuole dare nuova vita alla storica rondella. Si tratta di un manufatto di cotto e terra di forma circolare, con un’ampia casamatta risalente a circa 500 anni fa e alla dominazione della Serenissima: l’obiettivo è quello restaurarla e di inserirla in percorsi storico-didattici che abbracciano la cinta magistrale di sinistra Adige. “In questa fase – sottolinea Roberto Scali, presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della provincia di Verona – gli studenti saranno impegnati nella rielaborazione grafica dei rilievi. Così, dopo l’esperienza del rilievo sul campo a fianco di geometri professionisti, ora dovranno utilizzare le loro competenze in un ambito più strettamente progettuale. Un modo per mostrare come quella del geometra sia una professione che richiede competenze avanzate, ad alto contenuto tecnologico e con grande possibilità di essere applicate in ambito lavorativo”.