Roberto Bonistalli, classe ‘58 toscano d’origine ma veronese per scelta è disegnatore e scrittore umoristico che nella città scaligera ha spesso lasciato l’impronta della sua pungente matita. Significativa la produzione editoriale con la casa editrice Demetra per la quale pubblica, fin dal 1995, manuali umoristici. Nel corso della sua carriere Bonistalli ha collaborato con diverse redazioni di quotidiani e riviste. I veronesi hanno avuto modo di apprezzare le sue vignette sulla stampa locale, dalla “Cronaca di Verona” a “Verona Sette” e “Il Nuovo Veronese” negli anni ‘90. Il suo spirito umoristico e dissacrante, quindi, è ben radicato nel panorama di Verona e provincia: sempre negli anni 90, ha collaborato anche con il mensile satirico “Verona Infedele”. Ma la matita di Bonistalli, però, non si è fermata a Verona, le sue vignette hanno fatto capolino anche su “L’Espresso” e, per una campagna pubblicitaria, anche su “La Repubblica”. Ha inoltre collaborato anche con l’ormai estinto “Cuore. Settimanale di resistenza umana” allora diretto da Michele Serra.
“Il mio genere di umorismo, che poggia fortemente sui testi più che sui disegni – racconta alla Cronaca Bonistalli – tratta i diversi generi dell’ironia, spaziando dalla satira sociale a quella politica o di costume, alla barzellettistica e quant’altro. Questo perchè ritengo che, in ogni genere di humour, – continua Bonistalli – sia comunque presente una contaminazione da parte degli altri”.
In un paese dove la satira è appannaggio del medium televisivo, coltivare editorialmente la cultura della satira le darebbe il giusto merito, infatti, Bonistalli a tal proposito afferma: “attualmente vedo che sia localmente che a livello nazionale la cultura della satira e dell’umorismo sia abbastanza latitante se non assente”.
Doveroso, quindi, a seguito di questa affermazione, citare qualche manuale, come li definisce l’artista, di Robo, nome d’arte di Bonistalli: ha esordito nel 1995 con “Manuale del perfetto bancario”, nel ‘96, invece, ha pubblicato “Kamasutra dell’uomo goal”. Nel 1999, invece, ha dato ulteriore humour all’amore con “Guida scientifica al matrimonio di lungo corso”. Infine ha terminato nel 2008 con “Life is miao” e “Life is bau” e proprio per la prima di queste ultime due opere, in collaborazione con Nadia Melotti, Bonistalli ha allestito una mostra personale presso la Galleria Testoni a San Zeno.