Roberta e Claudio “giocano” il Jolly “La scrittura crea relazioni”, questo il punto di forza della libreria di via Umbria

La scrittura crea relazioni. Questo il punto di forza del libro secondo Claudio De Signori che assieme alla moglie Roberta Conte è titolare di Jolly del libro in via Umbria 22/A. Il valore della libreria non risiede tanto nel numero dei libri in vendita, circa 20.000 volumi, quanto nella cultura e nella rete di relazioni umane che il negozio genera con la sua attività. Da quindici anni si distingue, infatti, per l’organizzazione di incontri con gli autori, in libreria e in locali pubblici e festival.
Nasce a metà degli anni Ottanta, come libreria prettamente universitaria e un servizio destinato più che altro alla facoltà di Lingue Straniere di Verona. A inizio anni Novanta vive una metamorfosi e diventa libreria di riferimento per Verona e provincia in ambiente scolastico.
Dal 1995 gli attuali proprietari l’hanno resa una libreria di quartiere piuttosto importante, sviluppando la vocazione alle scuole che vi si affidano per singoli incontri con l’autore o progetti tematici di svariati mesi.
Ospita una sezione di narrativa e saggistica per adulti di circa 8.000 volumi. Settore significativo quello dedicato alla natura cui si accompagna quello della manualistica. La libreria è molto frequentata da famiglie e fiore all’occhiello è il settore ragazzi che raduna circa 11.000 libri divisi per fasce d’età e tipologia: libri di educazione, narrativa, libri didattici, libri per il gioco e tanto altro. . “Leggono più i ragazzi degli adulti” spiega il proprietario il cui lavoro si concentra soprattutto nell’animazione alla lettura attraverso incontri con gli autori presso le scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia fino ai licei, talvolta anche all’università.
Durante la pandemia Jolly del Libro ha mantenuto il suo profilo di relazione realizzando, a distanza, oltre 150 interviste all’autore da aprile dello scorso anno a metà luglio di quest’anno. Per Verona rappresenta dunque un grande servizio di promozione della lettura e di incontro con gli autori.
Fa parte dell’Associazione Librai Italiani e dal 17 al 19 Settembre ha curato una collaborazione con il Festival Tocatì di Verona presentando i libri nella sezione riflessioni. Offrirà, infine, un programma di incontri anche al Festival Librar di Villafranca l’1, 2 e 3 Ottobre. Tutto questo perchè, secondo i proprietari, “la lettura tiene ancora” e questo è un momento particolarmente positivo per le librerie indipendenti. Con la pandemia, infatti, le persone hanno ritrovato il gusto, e forse anche la necessità intellettuale, di leggere.

IL LIBRO DELLA SETTIMANA. Biancaneve del Novecento, una famiglia e le sue debolezze

Biancaneve nel Novecento di Marilù Oliva (ed. Solferino, 311 pp.).
Romanzo intriso di storia del Novecento ricamato su una trama familiare di lacerazioni e debolezze che rivelano ciò che le famiglie non dicono.