Iniziati da qualche settimana i lavori di ammodernamento dello stabilimento di Castelnuovo del Garda della RMI Srl, Rottami Metalli Italia. L’azienda, che si occupa di trattamento e recupero di rottami metallici ha cambiato proprietà nel luglio scorso ed è entrata a far parte del Gruppo RMB Spa di Polpenazze del Garda in provincia di Brescia. RMB è specializzata da 42 anni nel recupero e nella valorizzazione di metalli ferrosi e non ferrosi.
Nello stabilimento di RMI di Castelnuovo del Garda, che non ha mai sospeso l’attività, le operazioni di ammodernamento hanno già comportato la realizzazione del nuovo sistema di alimentazione dell’impianto di frantumazione dei pacchi auto bonificati, per ridurre le emissioni generate dalla movimentazione dei materiali.
L’azienda prevede. nell’arco di 36 mesi, di ammodernare l’intero stabilimento con un investimento di circa dieci milioni di euro.
“L’obiettivo è avere un’azienda efficiente e tecnologicamente avanzata nel recuperare nuove materie prime dai rifiuti metallici gestendo il ciclo completo nel totale rispetto dell’ambiente. Per fare ciò è necessario avvalersi delle migliori tecnologie disponibili per ridurre l’impatto ambientale e per contenere i consumi delle fonti energetiche e idriche utilizzate in rapporto alle quantità di rifiuti trattate”, spiega l’amministratore delegato di RMI Camillo Pilati che aggiunge “Lo scopo è utilizzare le potenzialità autorizzate dell’impianto per il recupero di metalli ferrosi e non ferrosi per produrre nuova materia EoW, attraverso il trattamento a freddo di carrozzerie di auto bonificate, metalli misti ferrosi e non ferrosi, elettrodomestici, pannelli fotovoltaici giunti a fine vita, RAEE e tutto ciò che contiene metallo anche in piccole percentuali”.
Sono stati già avviati percorsi di aggiornamento per il personale di Rottami Metalli Italia nella sede di RMB a Polpenazze del Garda (BS).
In un settore in continua evoluzione come il nostro per il trattamento e il recupero dei rottami metallici, – aggiunge Pilati – la formazione continua consente ai lavoratori di adottare comportamenti che garantiscono salute e sicurezza nelle attività lavorative, di acquisire le competenze necessarie per l’utilizzo di nuove tecnologie, di adottare pratiche eco-sostenibili, migliorando così la qualità del recupero e riducendo l’impatto ambientale. Nello stabilimento di Castelnuovo del Garda saranno installati anche nuovi macchinari di ultima tecnologia che consentiranno il recupero anche di quelle frazioni metalliche fini attualmente non recuperate. L’emergenza rifiuti, che si traduce in emergenza ambientale che grava sulle risorse naturali, è divenuta ormai insostenibile per il nostro pianeta e pertanto è necessaria ed urgente l’adozione di un modello di economia circolare basata sull’applicazione dei concetti quali riuso, riciclo, recupero di materia e di energia”, conclude l’amministratore delegato di RMI.