22 maggio del 1963. Nello stadio di Wembley, a Londra, va in scena la finale di Coppa dei Campioni. Sugli spalti, più di 45mila spettatori, il clima è in fermento. Si affrontano due grandi squadre del panorama europeo. Da una parte il Benfica, dall’altra il Milan.
L’esordio del Milan al primo turno è un forte segnale per tutti: netto 14-0 sull’Union Luxembourg. Il Benfica, in qualità di campione in carica, entra in competizione direttamente dagli ottavi di finale, dove ha la meglio sulla formazione dell’IFK Norrköping. Per i rossoneri, d’altra parte, gli ottavi non si rivelano uno step così facile, anche se viene centrato comunque il passaggio del turno battendo l’Ipswich Town. Dopo aver superato Galatasaray ai quarti e Dundee United in semifinale, si spalancano così le porte per la partita decisiva. Il Benfica si presenta all’ultimo incontro da imbattuto, uscendo vittorioso dalle sfide con Dukla Praha e Feyenoord.
Nella squadra portoghese la stella è Eusebio. É infatti lui a sbloccare il match dopo venti minuti, liberandosi in area e infilando un destro in diagonale. Il Milan sembra accusare il colpo, ma l’allenatore Nereo Rocco decide subito di evitare altri danni assegnando a Trapattoni la marcatura a uomo sull’avversario più pericoloso. Il primo tempo termina sull’1-0 per il Benfica. Nella ripresa il Milan prende coraggio, pareggiando al quarto d’ora con José Altafini, preciso dal limite dell’area con un tiro nell’angolino. Poco dopo lo stesso attaccante, capocannoniere della competizione con 14 gol, firma il raddoppio del 2-1: lanciato in profondità da Rivera, ribatte prontamente in rete un primo tentativo respinto dal portiere Costa Pereira.
Il Milan, quel giorno in tenuta bianca, conquista così la prima Coppa dei Campioni della sua storia. Ed è anche la prima squadra italiana a riuscire a vincere quel trofeo tanto ambito. Una squadra piena di campioni, come Rivera, Trapattoni, Cesare Maldini e lo stesso José Altafini, guidata dalla leggenda Nereo Rocco. Sarà la prima di sette vittorie da record, l’ultima delle quali ottenuta nel 2007 ad Atene contro il Liverpool. E allora ancora oggi, a 58 anni esatti di distanza, è giusto che i tifosi rossoneri ricordino con piacere quel trionfo indelebile.
Francesco Cazzola