“Dai gigi, andiamo alla Juve” disse Albertosi a Rombo di Tuono. “No, Ricky, sto troppo bene al Cagliari”. E così, “…non andai neanch’io” ammette Albertosi. “Gigi? Un fenomeno, al Cagliari era un re e Scopigno, grandissimo allenatore, gli lasciava giustamente qualche privilegio. Si allenava quando voleva, come voleva. Al mattino della domenica, quando si giocava in casa e non c’erano i ritiri, lui tante volte non veniva neanche a pranzo. Allora, andava il nostro massaggiatore a svegliarlo, massaggio, cappuccino, brioche… Poi, Gigi ti faceva due gol e buonasera…”.
Spesso dormivano in camera assieme: “Fumavamo abbastanza” spiega Albertosi. “Una sera, si giocava a poker, c’era mezza squadra da noi, in camera c’era la…nebbia. A mezzanotte bussano alla porta. E’ Scopigno. Non fa una piega. Tira fuori una sigaretta e fa: “disturbo, se fumo?”. Il giorno dopo vincemmo 4-0 all’Olimpico…”