Nata come un’operetta e diventata uno spettacolo moderno, brillante e disincantato, La Rondine di Giacomo Puccini torna in scena a Verona, dopo ben ventidue anni. Fondazione Arena dà il via alle celebrazioni pucciniane con quella che forse fu l’opera più amata dal compositore italiano. La nuova produzione debutta al Teatro Filarmonico domenica 18 febbraio, con repliche il 21, 23 e 25 febbraio. Sogni, amori, battibecchi incantano e divertono con un’orchestra finissima e ritmata, con tutte le danze di Parigi, città di luci e spasso. Magda, donna libera come poche, è Mariangela Sicilia, alla guida di un cast di ventuno giovani artisti internazionali di pregio, tra cui Galeano Salas, Eleonora Bellocci, Matteo Roma, Gëzim Myshketa. I complessi artistici areniani sono diretti da Alvise Casellati, mentre Stefano Vizioli firma una regia con scene d’arte e costumi d’alta moda dei favolosi anni ’50 parigini. Il titolo torna finalmente a Verona nel centenario del compositore, scomparso nel 1924 mentre lavorava a Turandot. Il nuovo allestimento, in scena dal 18 al 25 febbraio, è curato dall’appassionato regista, pianista e docente Stefano Vizioli, in coproduzione col Teatro Coccia di Novara, con scene di Cristian Taraborrelli, costumi di Angela Buscemi, luci di Vincenzo Raponi e coreografie di Pierluigi Vanelli.