Nelle pieghe del Piano triennale delle Opere 2020-2022 rispunta il Traforo delle Torricelle, più precisamente un traforino da 120 milioni di euro (contro i 490 milioni del progetto Tosi) che dovrebbe realizzare “il collegamento est-ovest a nord della città”. A rilevare il fatto è come al solito Michele Bertucco consigliere di Verona e Sinistra i Comune. “Con l’unica eccezione – dice- delle cifre assai ridimensionate, il modus operandi dell’amministrazione Sboarina è uguale identico a quello della precedente amministrazione Tosi: secondo le poche informazioni contenute nel Piano, l’opera dovrebbe essere realizzata “a nord” (ma a nord di cosa? a nord dei quartieri come promettano Tosi e Tosato?) e sarebbe finanziata interamente dai privati. Ammesso e non concesso aggiunge – che l’Autostrada dia i famosi 54 milioni di euro, quali sarebbero i privati pronti a finanziare il resto della spesa? Altro piccolo particolare: ad oggi, come ripetutamente ho verificato con gli uffici comunali, non esiste alcun progetto di traforo o di traforino. Non a caso l’intervento è stato preventivato per il 2021”. Bertucco annuncia già che nel Consiglio comunale con una domanda di attualità chiederà quindi all’amministrazione di spiegare se si tratta di uno scherzo di cattivo gusto oppure se sia soltanto l’ennesimo ossessivo ritorno su un’opera che dovrebbe essere considerata morta e sepolta: quali sarebbero le località di entrata e di uscita del traforino? Chi sarebbero i finanziatori? E’ stata predisposta la relativa variante urbanistica? Vedremo.