Per qualcuno è stata la prima volta in un teatro, per altri un’esperienza suggestiva e di profondo arricchimento umano e sociale.
Nato lo scorso anno dalla volontà del Comune di Verona di rendere più accessibile a tutti il mondo dello spettacolo, il progetto inclusivo ‘Tutti a Teatro’ torna nell’estate 2024 per trasformare ancora una volta il Teatro Romano in un luogo di cultura sempre più inclusivo e accessibile a tutti.
Quest’anno in modo particolare si privilegia la partecipazione dei giovani.
Il progetto, apprezzato ed accolto favorevolmente da subito, è riproposto grazie al rinnovato accordo di partnership tra il Comune di Verona, Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm che vede il coinvolgimento di Spazio Teatro Giovani, che consentirà all’Estate Teatrale Veronese di ospitare gratuitamente persone in difficoltà economica, desiderose di prendere parte ad una serata di prosa o danza in uno dei contenitori culturali più prestigiosi della città.L’obiettivo è infatti quello di abbattere le barriere economiche e cognitive, oltre agli stereotipi, in grado di tenere lontane le persone svantaggiate dalla vita culturale e creare momenti di scambio e relazione attraverso il teatro.
Da luglio saranno otto le serate messe a disposizione, con 145 biglietti destinati agli utenti delle cooperative e associazioni di assistenza del territorio, uomini e donne e giovani seguiti dai Servizi Sociali del Comune, in base a regole trasparenti volte ad assicurare la parità di trattamento.
Sei i titoli selezionati: per la danza Sogno di una notte di mezza estate di Opus Ballet che si terrà 1 e 2 agosto e Momix il 5 agosto, mentre per la prosa Romeo e Giulietta e After Juliet il 17 e 18 luglio, Molto rumore per nulla 25 e 26 luglio, Sior Todero Brotolon il 4 settembre.
Il progetto, reso possibile grazie al contributo di Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm, affianca alla gratuità dei titoli di ingresso, un servizio di accompagnamento e mediazione culturale, che mira a rendere più accessibili gli spettacoli e renderà possibile un dialogo e un confronto tra gli spettatori coinvolti.
Questo servizio sarà gestito da Spazio Teatro Giovani, che a sua volta formerà e inserirà giovani allievi nel ruolo di accompagnatori e mediatori.
L’accordo è stato presentato a Palazzo Barbieri dalle assessore alla Cultura Marta Ugolini e alle Politiche sociali Luisa Ceni, insieme al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini.
Presenti Costantino Miri di Fondazione Banca Popolare di Verona-Banco Bpm, Andrea Marconi Segretario Generale di Fondazione Banca Popolare di Verona, e per Spazio Teatro Giovani Silvia Masotti e Camilla Zorzi.
“Sono molto grata a Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm per aver scelto di rinnovare questa iniziativa – commenta l’assessora Marta Ugolini -. L’idea che ‘tutti’ abbiano il diritto di frequentare il Teatro Romano, nella sua doppia accezione di monumento e luogo di spettacolo, e che questo diritto riguardi anche coloro che vivono situazioni di disagio, risponde perfettamente al principio di inclusione sociale in base al quale ogni individuo deve avere le stesse possibilità. La scelta di affiancare i ragazzi di Spazio Teatro Giovani, come mediatori culturali, è l’ulteriore tassello per l’obiettivo di arricchimento e sviluppo del potenziale dei beneficiari, mettendo in pratica l’idea di una comunità accogliente e inclusiva”.