Venerdì 23 giugno si terrà l’inaugurazione della ristrutturazione dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. All’evento è stato invitato l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. La Cardiologia, diretta dal professor Enrico Barbieri, è un’eccellenza della Sanità veneta. Secondo i dati 2016 dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), la Cardiologia è infatti al primo posto in regione per numero di infarti trattati con angioplastica coronarica entro due giorni dal ricovero (76% contro la media nazionale del 43,32%). Sempre per quanto riguarda il trattamento dell’infarto miocardico si distingue per un ulteriore risultato positivo, registrando una mortalità a 30 giorni del 7,96% contro la media nazionale del 9,03%. Inoltre, insieme ad altri reparti come la Geriatria e la Medicina Generale, concorre ad ottenere il terzo miglior risultato del Veneto quanto a minor numero di decessi (5%) a 30 giorni dal ricovero per scompenso cardiaco congestizio. Centro HUB della Rete veneta per l’infarto miocardico (quindi operativa H24 per i trattamenti relativi), si distingue nel panorama sanitario per alcune procedure di Cardiologia interventistica, come la chiusura dell’auricola sinistra per prevenire l’ictus o l’inserimento di una particolare tipologia di pacemaker a forma di “proiettile”, talmente piccolo che sta tutto dentro il cuore. Inoltre sono più di mille i pazienti che vengono seguiti in telemedicina per il controllo dei pacemaker e dei defibrillatori. Ora la Cardiologia può vantare anche un ambiente confortevole e accogliente, frutto della totale ristrutturazione del reparto degenze che si trova al secondo piano del “Sacro Cuore”. La cerimonia avrà inizio alle ore 11 con la benedizione inaugurale del Superiore Generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. Alle 12 il vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti presiederà la celebrazione eucaristica nella Cappella del Sacro Cuore. In occasione della Festa in giardino o, in caso di maltempo, all’ingresso dell’ospedale Don Calabria saranno esposti i quadri di Luigi Zardini, allievo del corso di pittura della Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella e da qualche tempo paziente dell’Oncologia di Negrar. Attraverso le sue opere, Zardini esprime le emozioni suscitate dalla malattia: soggetti e colori felici nei momenti buoni, colori e soggetti cupi quando la speranza vacilla. Luigi Zardini è l’esempio di quanto l’arte, la pittura in questo caso, sia durante la malattia una forma di cura e di prendersi cura, oltre a una risorsa per combattere.