Per non far diventare un teatro un museo bisogna stimolare il pubblico e offrire proposte sempre più vaste. Questo il caso del Teatro Ristori che non smette mai di stupire il suo pubblico con un’offerta suggestiva.
Nella conferenza stampa di presentazione della stagione artistica 2023/2024 erano presenti il presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco, Antonella Imborgia, direttore marketing di Leone Alato, Alberto Martini, direttore artistico del Teatro Ristori e Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona e consigliere delegato del Teatro Ristori.
La conferenza si è aperta con l’intervento del presidente Alessandro Mazzucco che ha raccontato il percorso di collaborazione con il Teatro: “È un vero piacere ospitare questa occasione di presentazione della nuova stagione 2023/2024 del Teatro Ristori. Se penso al primo giorno di inizio di questo rinnovo del Ristori credo che il mio merito principale sia stato quello di aver colto questa opportunità e la progressiva collaborazione con il maestro Martini e il direttore Manfredi ha portato ad una rinascita di questo luogo di cultura. Una delle novità per la nuova stagione è la messa in scena della famosa opera barocca del “Don Giovanni”. L’altra anima di questo teatro, invece, è quella di compiere azioni in partenariato con altre imprese. Eventi di collaborazione tra il mondo delle imprese, in particolar modo di quelle vitivinicole, e il mondo della musica sono alla base del rinnovamento del Teatro. La collaborazione, in questo caso, è quella con il Gruppo del Leone Alato, una realtà che collabora con Generali Assicurazioni, patron di questo Gruppo. Mi auguro che questo teatro possa diventare il teatro dell’opera barocca, portando nuovi contenuti arricchenti”.
La parola è poi passata a Filippo Manfredi, direttore generale di Cariverona: “Abbiamo lavorato molto sull’ inmagine del teatro-ha esordito- anche per quanto riguarda la qualità dell’edificio, importante investimento di Cariverona. Abbiamo concluso il decimo anno di gestione del teatro e siamo pronti per affrontare la nuova stagione. Un teatro polivalente con un’ offerta culturale molto variegata e di qualità. Anche quest’anno si ripeterà il festival barocco, ma ci saranno anche appuntamenti al di fuori dell’iniziativa teatrale con un target diverso e più ampio e di carattere innovativo come le cene-spettacolo o eventi per bambini. Rimarranno le serate tradizionali come quelle d’autore, la danza, gli spettacoli e la musica”.
Antonella Imborgia, invece, ha sottolineato il suo entusiamo nel aver sostenuto, attraverso la partnership con Costa Arente, la nuova stagione artistica : “Mi congratulo per il ricco cartellone ricco di spunti e di generi molto ampi- ha detto-Siamo fieri di essere partner di una realtà storica che ha un valore per la città, ma non solo. Costa Arente è un’azienda di 17 ettari nel cuore della Valpantena situata a Grezzana per la precisione, una zona che regala rossi unici e gradevoli, tra cui il magnifico Amarone. Il nostro scopo è quello di sottolineare il connubio tra musica e vino. Domani nella nostra tenuta si terrà un’anteprima proprio su questo tema, siamo molto entusiasti e non vediamo l’ora di brindare assieme”. In conclusione, il direttore artistico del Teatro Ristori, Alberto Martini ha affermato:”Il connubio tra arte e vino sarà sottolineato e messo in scena nell’opera barocca del Don Giovanni. Ci saranno quattro serate d’autore e durante il periodo invernale verrà creato all’interno del teatro uno spazio per ampliare la scena e far vivere il teatro agli spettatori ancora più da protagonisti. Serate dedicate al flamenco, alla danza contemporanea e alle danze popolari della Cina e della Mongolia. Sarà un modo per portare sul palco del Ristori un modo diverso di interpretare questo mondo”.
Francesca Brunelli