Ristoranti aperti? Prevale la linea del no Potrebbero riaprire musei e mostre, mentre l’attività sportiva rimane purtroppo bloccata

Le faq – non aggiornate – presenti sul sito del Governo precisano che è possibile sempre fare rientro nelle seconde case, anche se in zona rossa. Ma nelle ordinanze restrittive dei governatori in molte zone arancione scuro e nei comuni rossi questa possibilità viene esclusa. Chi vive in fascia gialla e in fascia arancione può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione. Chi vive in fascia «arancione scuro» e in zona rossa non può uscire dal comune di residenza e dunque non può andare nelle seconde case

RISTORANTI SI’ O NO? Nonostante le richieste che arrivano dalla Lega, da alcuni governatori e dalle associazioni di categoria, l’apertura serale dei ristoranti in fascia gialla sembra improbabile. Troppo alto — questo dicono gli scienziati — il rischio causato dalla circolazione delle persone e soprattutto dagli assembramenti. Se non verrà concessa, i locali dovranno chiudere entro le 18 con l’obbligo di limitare la presenza allo stesso tavolo a quattro persone. Dopo le 18 e fino alle 22 solo domicilio o asporto, limitatamente ai locali con cucina ma non a chi vende solo bevande. In zona arancione e rossa solo domicilio o asporto.

LO SPORT. Il Cts ha già raccomandato la massima cautela per la ripresa delle attività sportive e dunque anche palestre e piscine continueranno a rimanere chiuse. Si sta valutando la possibilità di autorizzare esclusivamente le lezioni individuali. Restano consentite, anche in zona rossa, le attività motoria e sportiva individuali e all’aperto.

MUSEI E MOSTRE. Nella riunione fissata per sabato il Cts potrebbe dare il via libera alla proposta del ministro Franceschini su musei e mostre. Oggi nelle Regioni in zona gialla i musei sono aperti solo nei giorni feriali. La richiesta è quella di renderli visitabili anche nei weekend e nei festivi. Il ministro Franceschini ha proposto al Cts anche una riapertura il 27 marzo (giornata mondiale del teatro) per le sale italiane. Il protocollo depositato ieri al Comitato tecnico scientifico prevede regole più severe per cinema e teatri: mascherina Ffp2 obbligatoria sempre, biglietti nominativi prenotati online, ingressi contingentati. Ma il via libera non è scontato

I NEGOZI. Non dovrebbero cambiare le regole per i negozi. Dovrebbero restare aperti ovunque tranne che in zona rossa. Qui sono autorizzati solo quelli che vendono prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta, negozi di telefonia e informatica, quelli per la cura della persona, dai parrucchieri alle profumerie, librerie, negozi di giocattoli, lavanderie. Chiusi ancora ovunque nei weekend i centri commerciali.
In Gazzetta Ufficiale, intanto, è stato pubblicato il decreto legge che proroga il divieto di spostamenti tra le regioni fino al 27 marzo, consentendo comunque “il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Nel nuovo decreto legge sono entrate le zone a colori che suddividono le regioni in diversi livelli di rischio (bianco, giallo, arancione e rosso). Nessun grande cambiamento, dunque, ma la raccomandazione di rispettare le misure già in vigore, destinate ad accompagnarci (almeno) fino a Pasqua….