Ci è parso fondamentale riservare questa prima uscita, all’illustrare il senso e il significato del particolare nome scelto per questa nuova sezione informativa. Perché quindi “La Fenice Rosa”? “Post Fata Resurgo” dopo la morte torno a rialzarmi, è questo il motto latino che identifica l’Araba Fenice o l’Uccello di Fuoco, animale mitologico presente, seppur con varie fisionomie, in quasi tutte le culture e noto per la straordinaria capacità di rinascere dalle sue stesse ceneri.
Ciò che più interessa e che vogliamo legare al nome della Rubrica è la simbologia stessa che la Fenice rappresenta, ovvero tutte quelle cadute e soprattutto riprese, che l’uomo compie in vita, dandosi così una reale possibilità di evoluzione. Essere resilienti non indica che la persona non avverta la difficoltà o non esperisca una certa quota di dolore emotivo, la tristezza e altre emozioni negative sono frequenti in coloro che vivono delle avversità o delle situazioni traumatiche, ma significa trovare le risorse per riuscire ad affrontare il proprio dolore, senza farsi sopraffare dagli eventi stessi.
Morire e rinascere in vita, significa abbandonare volutamente determinati atteggiamenti, azioni e schemi mentali, poiché inevitabilmente correlati a portare al medesimo risultato negativo e dar spazio a nuovi modelli più produttivi.
La crescita personale inevitabilmente implica sempre molte morti e altrettante rinascite, esattamente come quelle vissute dalla Fenice. Risorgere dalle proprie ceneri, significa avere la capacità di fronteggiare le avversità, scavando nel proprio Io per scovare quelle preziose risorse legate alla capacità di resilienza, ovvero il far fronte a eventi traumatici, riorganizzare positivamente la propria vita di fronte alle difficoltà e ricostruirsi, restando aperti alle opportunità che la vita offre.
Non lasciarsi abbattere quindi dalle difficoltà della vita ma cercare di reagirvi, trovando sempre la forza di rialzarsi. E’ questo il messaggio della nostra Rubrica.
Il colore volutamente Rosa della Fenice lo dobbiamo al cognome della nostra esperta e c’è parsa un connotazione naturale e identificativa della stessa.