Ripartire dalla fiducia nella ricerca Per il presidente Cartolari nel prossimo futuro va rafforzata la sanità pubblica

Molti scienziati e medici sostenuti da AIRC sono impegnati in prima linea nelle corsie degli ospedali; altri hanno messo a disposizione i laboratori per effettuare i test necessari a identificare le persone contagiate dal virus SARS-CoV-2; mentre altri lavorano senza sosta per garantire continuità alla ricerca oncologica. Da tutti loro, in modo unanime, anche in questo momento così complesso, arriva un forte messaggio di fiducia nel valore della ricerca scientifica.
Un impegno anche nel fronteggiare l’emergenza Covid-19 attraverso la donazione straordinaria di 1 milione di euro alla Protezione Civile nazionale per tutelare i pazienti oncologici, i medici e il personale sanitario e con la divulgazione costante di informazioni puntuali per i pazienti colpiti da cancro e per le loro famiglie.
Per rafforzare il suo messaggio, AIRC, anche nel suo Comitato Veneto e Trentino Alto Adige, lancia adesso una campagna con l’hashtag #HOFIDUCIANELLARICERCA per sottolineare la centralità della ricerca scientifica perché l’invisibile, ma fondamentale lavoro dei ricercatori oggi, diventi il futuro di tutti domani. Fiducia confermata dagli italiani anche con il 5×1000: sono state ben 1.669.110 le scelte espresse nelle dichiarazioni dei redditi del 2018 per sostenere Fondazione AIRC (Fonte: L’Agenzia delle Entrate 3 aprile 2020).
È possibile garantire continuità al lavoro dei ricercatori con una donazione:
Ø con tutte le carte di credito su airc.ito chiamando un operatore AIRC al numero verde 800 350 350 (Attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 19.30);
Ø chiamando il 4 5 5 2 1 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 4 5 5 2 1 uno o più SMS del valore di 2 euro ;
Antonio Maria Cartolari, presidente di AIRC Veneto e Trentino Alto Adige, raccoglie la sfida della Fondazione a livello nazionale e rilancia:.
“Il ruolo fondamentale della scienza e della ricerca non può che essere centrale per le prossime sfide che ci attendono. Accanto all’impegno per rafforzare la sanità pubblica, siamo chiamati anche come individui e come volontari a servizio della nostra comunità, tra le più colpite in queste settimane così difficili per il nostro futuro”.