“Il vero tema per la riorganizzazione della città durante la Fase 2 è quello degli orari, che vanno scaglionati per prevenire il quotidiano assalto ai mezzi pubblici i cui posti saranno contingentati”. Questo è l’inizio della nota del gruppo consigliare del Pd formato da Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani.
“C’è inoltre assoluto bisogno di differenziare le modalità di spostamento”, continuano, “rendendo l’uso della bicicletta e dei mezzi elettrici più sicuro.
A questo proposito abbiamo lanciato, come Pd, la proposta di una mobilità di emergenza da attuarsi, come proposto dagli esperti della mobilità ciclistica, in via provvisoria, senza spesa alcuna per l’amministrazione, mediante provvedimenti viabilistici che individuino corridoi ciclabili da e verso i principali attrattori di traffico.
Sugli orari chiediamo all’amministrazione di attivare le figure dei mobility manager che le leggi già prevedono sul territorio, e che il Comune è chiamato, sempre per legge, a coordinare. Il Decreto Ministeriale del 27 marzo 1998 ha disposto che le imprese medio-grandi e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti sono tenuti ad adottare il Piano degli Spostamenti casa-Lavoro e ad identificare il responsabile della mobilità aziendale. Il Decreto Ministeriale del 20 dicembre 2000”, concludono, “ha inoltre definito la funzione di coordinamento dei vari Mobility Manager aziendali che deve essere svolta dal Mobility Manager d‘Area, che corrisponde al Mobility Manager comunale. Infine, la Legge 28 dicembre 2015 ha introdotto, su base volontaria, anche la figura del Mobility Manager Scolastico per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.