Un amore nato per caso, una semplice osservazione in un negozio di pelle diventata poi eterna passione: è la storia dell’artigiano veronese Cordovano che ha portato nella città di Romeo e Giulietta la pelletteria artigianale più pregiata. Tra i suoi numerosi viaggi ha imparato la vera arte della pelle, riportandola in patria e mescolandola con il ‘Made in Italy’, con la possibilità di aprirsi a nuovi mercati internazionali grazie a Mirta (mirta.com), la prima piattaforma online dedicata agli artigiani italiani della pelle. Un’apertura, verso nuovi mercati come quello americano e sud-est asiatico, che ha affascinato anche un grande viaggiatore della pelletteria come Cordovano. “Tutte le storie d’amore iniziano per caso – dichiara l’artigiano veronese – ed anche la mia con la pelletteria, sbocciata in un negozio dove andai senza neanche sapere il perché. Guardai più attentamente le borse di quel negozio che in pochi giorni diventò mio. Mi appassionai delle borse in pelle più pregiate, quelle che mescolano il lusso ai dettagli, poiché ritengo che il vero lusso è quello che non si rende visibile agli occhi. Resta questo uno dei tratti distintivi del “Made in Italy”, che non è replicabile in nessun modo e ci vogliono secoli per tentare soltanto ad avvicinarlo”. L’esperienza e la peculiarità di una realtà locale veronese come quella di Cordovano è protagonista all’interno di Mirta, uno spazio online dedicato alle migliori botteghe italiane della pelle che vuole dare voce a tutte le realtà ambasciatrici dello stile e dei valori che hanno fatto la fortuna del nostro Paese nel mondo. Mirta nasce dall’intuizione di Martina Capriotti e Ciro Di Lanno, due giovani imprenditori cresciuti a stretto contatto con i “makers” italiani, i quali hanno voluto trasformare la propria passione per l’Italia e l’artigianalità in un progetto al servizio dei produttori italiani, coniugando tradizione e innovazione tecnologica. L’obiettivo è quello di supportare gli artigiani che operano nel settore della pelle a posizionare, grazie al digitale, i loro prodotti esportandoli anche in mercati lontani da quello italiano. Mirta dà voce ai migliori pellettieri italiani che da anni con la loro passione e la loro arte realizzano prodotti ed accessori raffinati e di pregio, con lo stesso amore e dedizione dei maestri che li hanno preceduti, in controtendenza alla produzione di massa che prende sempre più piede in questo settore. Con Mirta gli artigiani locali possono dunque aumentare le possibilità di distribuzione dei propri prodotti aprendosi, per la prima volta, direttamente al mercato internazionale senza dover ricorrere agli innumerevoli intermediari che hanno caratterizzato strutturalmente il settore sino ad oggi. Grazie alla piattaforma Mirta le porte delle botteghe artigiane italiane si aprono ai consumatori di tutto il mondo, creando un collegamento diretto tra produttore e consumatore finale, senza alcun intermediario, mettendo al centro le creazioni, il valore e la firma di ciascun artigiano. Cosi, forte di una profonda conoscenza del settore, dei mercati e delle nuove modalita di posizionamento e vendita online, Mirta supportera’ i produttori nella comunicazione e promozione delle loro creazioni facendoli diventare i veri protagonisti. Proprio in quest’ottica, Mirta non vuole essere una semplice vetrina di prodotti come gli altri e-commerce: la piattaforma consente infatti di acquistare le creazioni 100% Made in Italy e fatte a mano, ma anche di conoscere l’artigiano che crea il prodotto, la sua storia e quella della sua bottega attraverso pagine profilo dedicate con video, storie e foto. In questo scenario si inserisce l’utilità strategica di una piattaforma come Mirta, la quale consente, grazie a personali strumenti analitici, di individuare il mercato locale più appropriato per ciascun produttore, si occupa della logistica e dei pagamenti, promuove le attività dei singoli artigiani nella lingua locale di ciascun mercato. Mirta intende aprire nuovi orizzonti agli artigiani italiani, aiutandoli a conquistare nuovi mercati grazie alla digitalizzazione, all’innovazione tecnologica e alle competenze dei due giovani fondatori maturate all’estero, tra gli USA, la Corea del Sud e il Giappone e messe a disposizione del loro paese d’origine.