Cinquant’anni fa, 19 novembre 1969. Quel giorno Edson Arantes do Nascimento gioca col il Santos al “Maracanà” di Rio de Janeiro. Avversario il Vasco da Gama per la Taca de Prata, conosciuta anche come Torneo “Roberto Gomes Pedrosa. Quando Pelé gioca quella partita, ha segnato 999 gol, ne manca uno solo al millesimo, traguardo storico, mitico per un giocatore che ha già vinto tutto col Santos, Libertadores e Intercontinentali, e con il Brasile, due coppe Rimet. Tutti gli occhi, di tifosi e, soprattutto, fotografi, sono sulle spalle del numero 10 del Santos.
IL RIGORE. Quando l’arbitro fischiò un calcio di rigore in favore per il Santos ci vollero ben cinque minuti perché tutti si potessero sistemare dietro la porta del numero 1 del Vasco Andrada. Chissà che cosa passò nella testa di Pelè. E Andrada, se avesse parato il tiro del mito calcistico brasiliano avrebbe forse fatto la fine di Barbosa, il portiere del Brasile ’50 sconfitto dall’Uruguay di Ghiggia e Schiaffino? C’era tutto il Brasile, su quel dischetto.
Tiro e gol. Pelè portato in trionfo, il Brasile che si ferma, la notizia che fa il giro del mondo, la partita naturalmente sospesa. Anche in questo caso, per Pelé si fa un’eccezione e due sono le versioni: una dice che il match finì lì, l’altra che finì regolarmente 2-1 per il Santos sul Vasco da Gama. Dove sta la verità? A fine carriera gli saranno accreditate 1.281 reti ufficiali.
DAVVERO 1281? Numeri impressionanti, sui quali qualcuno continua a dubitare. L’incredibile record di 1281 reti realizzate in carriera (statistiche FIFA) rappresenta infatti un numero tanto eccezionale quanto contestato. Il motivo dei dubbi è legato alla natura di molte partite in cui questi gol furono segnati: nel computo totale sono comprese infatti sia le gare ufficiali sia le amichevoli, il che significa che con un conteggio “moderno Pelé avrebbe segnato “solo” 757 gol.
E GLI ALTRI? Da dove arrivano gli altri 500? Fondamentalmente dalle amichevoli, ovvero dai tour promozionali di Santos e Cosmos, o anche da alcune gare giocate da Pelé nella squadra delle forze armate brasiliane, durante il suo periodo di leva. È celebre, ad esempio, un match del 1964 in cui Pelé segnò ben 8 gol in una sola partita contro il Botafogo: in pochi sanno che quel Botafogo, però, non era il “vero” Botafogo (cioè la squadra bianconera di Rio), ma un piccolo club omonimo di Ribeirão Preto, noto solamente per aver dato i natali calcistici a Socrates. Insomma, qualche dubbio rimane, ma è subito spazzato via dal nome, dalla fama, dal tempo, dal mito. Come si fa a dubitare di Pelè?