Non si placa la polemica per l’aumento della tariffa unica per i rifiuti. A ribattere punto su punto è l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin che interviene nuovamente a fronte del perdurare della polemica, in ambito veronese, sulle tariffe per i rifiuti. “Devo assolutamente ringraziare il sindaco di Ferrara Monte Baldo – dice – che mi consente di tornare sulla questione relativa alla tariffa rifiuti. Il dato fornito dal sindaco non è ancora certificato dall’ente competente, tanto che anche Legambiente nel suo recentissimo report sui comuni ricicloni ha fornito lo stesso dato a cui ho fatto riferimento io. In ogni caso, se i dati del Consiglio di Bacino Verona Nord venissero confermati in miglioramento, sarebbe una buona notizia per i cittadini perché i 2,3 euro pro-capite di aumento applicati dal piano regionale rifiuti non verrebbero più adottati in futuro. La brutta notizia per i cittadini del bacino invece è che l’aumento di oltre 30 euro pro-capite, cioè oltre 100 euro per una famiglia di quattro persone, rimane”. Bottacin precisa che il Consiglio di Bacino infatti ha applicato un aumento della tariffa di circa il 3,8% nel 2023, del 9,6% nel 2024 e del 9,6% nel 2025 in maniera del tutto indipendente dalla Regione. “E ricordo – conclude Bottacin – che il 9,6% è il tetto massimo di aumento annuo consentito dalla norma. Tradotto in cifre, come detto, si tratta di un aumento di oltre 30 euro pro-capite in 3 anni a carico dei cittadini deciso dal Consiglio di Bacino che ha rivisto il suo piano economico finanziario in maniera del tutto indipendente dalla Regione. Non vorrei che questa polemica sui 2,3 euro della tariffa unica regionale di smaltimento servisse forse a far credere che i consistenti aumenti che subiranno i cittadini dipendano dalla Regione anziché dal Consiglio di Bacino. Sia chiaro che ciò non risponde al vero. Il Consiglio di Bacino deve avviare politiche concrete di miglioramento della gestione invece di scaricare i costi sui cittadini”. Peraltro, a condividere la presa di posizione del presidente del Consiglio di Bacino Verona Nord (di cui fanno parte 58 Comuni del Veronese) Fabrizio Bertolaso, era stato l’europarlamentare, ora di Forza Italia, Flavio Tosi che così si becca la replica di Filippo Rigo che lo definisce “confuso” in tema di rifiuti. “Credo – ha detto Rigo – che un dibattito come quello sui rifiuti riguardi tutti i nostri cittadini e ritengo anche che alla gente interessi molto più quel che spende di rifiuti rispetto alle richieste opprimenti che si trascinano da tempo su posti in giunta o presidenze di commissione: è il tipico esempio di politici che hanno perso il contatto con la realtà, che danno priorità alle poltrone anziché alle necessità dei cittadini”. Per il consigliere leghista, Flavio Tosi “non nasconde la sua ossessione per le critiche al Presidente Zaia come ormai da mesi a questa parte sta facendo. A me invece – prosegue – non interessano le inutili polemiche, ma solo difendere gli interessi dei cittadini veronesi. Ecco il punto politico: la questione dei rifiuti, per la provincia di Verona, è strategica. Sarebbe interessante per esempio sapere da Flavio Tosi cosa pensa sulla possibilità che nella zona di Villafranca di Verona possano sorgere nuove discariche di smaltimento di amianto.Da chi si auto-candida a Governatore della Regione mi sarei aspettato qualche commento su un tema così importante per i cittadini veronesi”.