Rientro dall’estero, cosa devo fare? Dal 21 dicembre al 6 gennaio, per chi torna da una vacanza all’estero, c’è la quarantena

Le vacanze di Natale si avvicinano. Si avvicina la prospettiva del ritorno a casa per tanti italiani che lavorano o studiano all’estero. Eppure queste feste segnate ancora dalla pandemia saranno caratterizzate anche da divieti e ostacoli agli spostamenti. Basterà il tampone negativo o sarà necessaria la quarantena? E chi deciderà di varcare i confini per andare a sciare in Svizzera o Austria, cosa dovrà fare al ritorno? In attesa delle faq del governo, proviamo a ricapitolare alcuni passaggi essenziali.

Fino a oggi per arrivare in Italia l’obbligo di tampone scatta per chi proviene da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Gran Bretagna. In questo caso bisognerà presentare all’imbarco delle partenze il risultato di un tampone molecolare o antigenico (il cosiddetto test rapido) effettuato nelle 48 ore precedenti. In caso non si sia in possesso del test, questo potrà essere fatto una volta entrati in Italia nelle 48 ore successive.

Con l’avvicinarsi al Natale però le maglie si stringono sempre di più. Dal 10 dicembre al 15 gennaio (data quest’ultima di scadenza del nuovo Dpcm) chi entra in Italia da un Paese europeo (i paesi dell’elenco C dell’allegato 20, ossia: i 27 paesi dell’Ue, Regno Unito, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra e principato di Monaco) potrà farlo esibendo un tampone molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore (non più 72) precedenti l’ingresso nel territorio nazionale. Non sarà più possibile perciò fare il tampone all’arrivo. La mancata presentazione del tampone negativo farà scattare automaticamente la quarantena.
Altra avvertenza importante. Scatta un giro di vite più duro tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. In questo periodo sarà possibile entrare in Italia da uno dei paesi dell’elenco C con un tampone negativo solo per esigenze lavorative, di studio, di salute, di assoluta urgenza, o per far rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.
In caso contrario (per esempio ingresso per vacanze e turismo) sarà obbligatorio sottoporsi al periodo di quarantena. In ogni caso bisognerà comunicare immediatamente l’ingresso nel territorio nazionale al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente.
Il governo ha pensato alla quarantena come strumento per scoraggiare gli amanti delle vacanze all’estero “ad ogni costo”. È questa la “ratio” della norma. Tutti coloro che torneranno in Italia dopo aver soggiornato all’estero per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, infatti, dovranno osservare il periodo di quarantena.
Ad esempio, sarà possibile andare a sciare in Austria o Svizzera, ma al ritorno bisognerà chiudersi in casa e restarci per due settimane seguendo le regole del confinamento precauzionale. Va aggiunto che sul sito di palazzo Chigi si legge che «dovrà sottoporsi a quarantena chi entrerà in Italia dal 7 al 15 gennaio, avendo soggiornato o transitato in altri Paesi, per turismo, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio».