Ho appreso con amarezza le novità introdotte dal Governo Conte con il nuovo Decreto. L’apertura scaglionata delle attività economiche metterà in ginocchio interi comparti: l’artigianato, il commercio al dettaglio, la ristorazione, i servizi alla persona e il turismo’ ha detto Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio.
“L’unica nota positiva è la prossima riapertura delle attività manifatturiere. Ma non ho sentito nulla riguardo ai contributi a fondo perduto per le attività economiche, né interventi di sostegno ulteriori per la promozione dell’internazionalizzazione. Dalla conferenza stampa ho appreso dal nostro Presidente del Consiglio di un importante piano per il rilancio dell’offerta turistica italiana ma non risulta alcun riferimento nel Decreto approvato ieri.
Questa ripartenza scadenzata è affrontabile solo dalle grandi e medie imprese Piccoli imprenditori, commercianti all’ingrosso e artigiani non ripartiranno se non saranno messi nelle condizioni di farlo”.
i, il primo giugno per i pubblici esercizi, addirittura nessuna previsione per i locali dell’intrattenimento, sono insostenibili. Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro. Solo gli esercenti Fipe-Confcommercio stimano altri 9 miliardi di euro di danni che portano le perdite totali a 34 miliardi dall’inizio della crisi: moriranno oltre 50.000 imprese e 350.000 persone perderanno il loro posto di lavoro”.
“Il decreto liquidità stenta a decollare – prosegue Arena – ora diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo perduto che per adesso non sono ancora stati decisi. Molti dipendenti stanno tuttora aspettando la cassa integrazione mentre i 600 euro dell’Inps, troppo pochi, arrivano ai professionisti dopo un iter assurdo e tortuoso”
Per il presidente di Confcommercio Verona “servono risorse e servono subito a fondo perduto perché il conto alla rovescia è iniziato. Siamo ancora fiduciosi che, sulla strada del confronto dall’incontro che vi sarà ad ore fra il nostro presidente nazionale Sangalli e il premier Conte possa emergere una proposta che consenta di anticipare i tempi della ripartenza per le nostre imprese senza mai perdere di vista la sicurezza delle persone. C’è in gioco il futuro dell’economia italiana e del Paese tutto”.