Dopo la decisione dell’amministrazione comunale di Verona di aprire gratuitamente i musei comunali alle donne di Verona, anche il gruppo consiliare di Verona domani scende in campo per ricordare, in occasione dell’8 marzo la Giornata internazionale dei diritti della donna voluta per celebrare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Consapevole del particolare momento d’emergenza, il gruppo consiliare, ha voluto omaggiare le donne depositando una mozione affinché nel Comune di Verona s’inverta la tendenza di attribuire un nome maschile a vie, piazze, giardini e parchi giochi. Le quattro donne, vissute in epoche diverse, che il gruppo di Verona domani si propone di ricordare, attraverso il capogruppo Mauro Bonato assieme a Daniela Drudi, Marco Zandomeneghi e Massimo Paci, sono nell’ordine: Leopoldina Naudet, fondatrice a Verona delle Sorelle della Sacra Famiglia, che va ricordata come l’ultima beata della diocesi inalzata agli onori dell’altare da Papa Francesco; Virginia Tedeschi, editrice, scrittrice, giornalista e fautrice della libertà femminile; Lina Schwarz, poetessa e scrittrice per l’infanzia; Lina Angioletti, fondatrice della comunità europea degli scrittori, traduttrice, poetessa e saggista. E’ stata promotrice con Giancarlo Vigorelli a Napoli nel 1958 della comunità europea degli scrittori. Le sue opere sono tradotte in inglese, arabo, francese e danese.