“Duemila colloqui individuali tra dottori di ricerca e dottorandi in ricerca con aziende che si sono accreditate per fare in questa occasione una selezione altamente qualificata di potenziali collaboratori sono un risultato eccezionale”. A sottolineare il grande successo del Forum della Borsa del Placement, in corso a Verona fino a giovedì 3 ottobre, è l’assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan, intervenuta nel dare avvio alla 13° edizione del Forum promosso dalla Fondazione Emblema e alla seconda edizione della borsa ‘forDoc’, iniziativa di placement a livello nazionale dedicata a dottori di ricerca e dottorandi che hanno conseguito o stanno per conseguire il titolo in Italia. “Ho voluto fortemente questa Borsa del Placement – ha ricordato Donazzan – e i risultati mi confortano: rispetto alla prima edizione dello scorso anno i colloqui tra dottorandi/dottori e imprese in agenda nelle giornate del Forum sono raddoppiati”. “Dall’analisi dei risultati del biennio precedente – ha proseguito l’assessore – emerge ancora una scarsa conoscenza da parte delle aziende, in particolare quelle piccole e medie, del ruolo del dottore di ricerca. Nel contempo tutti gli indicatori ci segnalano il valore aggiunto generato da questa collaborazione, sia per il ricercatore sia per la stessa azienda. Iniziative come la ‘borsa del placement’ e la possibilità dell’incontro diretto ‘one to one’ tra imprese e ricercatori spronano la Regione, le Università, gli enti di alta formazione e tutti i soggetti di categoria nel continuare a sensibilizzare le aziende venete sull’utilità degli investimenti in ricerca e sulla necessità di essere attrattive nei confronti del capitale più qualificato: solo così è possibile cominciare a ridurre quel deficit di ricerca e innovazione che ci colloca in fondo alle classifiche europee”. “La Regione Veneto – ha concluso Donazzan – che con oltre 5 milioni di fondi Fse sostiene la ricerca applicata alle imprese, è impegnata nel promuovere iniziative a più ampio spettro che possano favorire il raccordo tra il mondo della formazione e le imprese, e non solo in territorio veneto. Sosteniamo pertanto con orgoglio e convinzione la borsa dei ricercatori, perché, è diventato un appuntamento di rango nazionale e un significativo banco di prova per i nostri atenei, chiamati non solo a gestire didattica e ricerca al proprio interno, ma anche ad essere ‘incubatori’ e ‘seminatori’ di professionalità e conoscenze nel territorio”.