Il centro di ricerca applicata Arc-Net dell’università di Verona, guidato da Aldo Scarpa e Vincenzo Corbo, partecipa a un’iniziativa internazionale per la generazione di nuovi modelli tumorali, definiti organoidi, che consentono di coltivare cellule neoplastiche come strutture tridimensionali. Questo innovativo sistema di coltura promette di accelerare l’identificazione di nuovi marcatori diagnostici e lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche contro il cancro. Il progetto è guidato da David Tuveson, direttore del centro di ricerca sul cancro dell’istituto “Cold Spring Harbor Laboratory” (CSHL, NY, USA). Tuveson ha ottenuto il finanziamento dal Leidos Biomedical Research, Inc., che gestisce a sua volta l’istituto Nazionale Frederick per la ricerca sul cancro per conto del National Cancer Institute (NCI) degli Stati Uniti. Questo progetto è stato finanziato al 100% con fondi federali statunitensi ed è sponsorizzato dal NCI, parte dell’istituto nazionale di salute degli Stati Uniti d’America (NIH). Come centro di sviluppo di modelli tumorali, il gruppo guidato da CSHL sarà chiamato a generare più di 150 organoidi da differenti neoplasie solide (tumori della mammella, del colon-retto, del pancreas e del polmone), contribuendo a raggiungere l’obiettivo del HCMI di generare circa 1000 nuovi modelli di cancro. “Siamo orgogliosi di far parte di questo gruppo di ricerca internazionale – ha detto Vincenzo Corbo – Questa collaborazione riunisce competenze uniche nel campo della genomica e dei modelli di malattia neoplastica, fornendo dunque la possibilità concreta di accelerare l’implementazione della medicina personalizzata. Siamo di fronte ad un’opportunità senza precedenti per la creazione di modelli tumorali adeguati che consentano ai ricercatori di tutto il mondo di utilizzare le informazioni ottenute dal sequenziamento del genoma del cancro al fine di disegnare terapie anti-tumorali più efficaci”. ARC-Net è un centro di ricerca universitario nato nel 2007 attraverso un’iniziativa congiunta tra l’Università di Verona, l’Università Ospedaliera di Verona e la Fondazione Cariverona. ARC-Net rappresenta l’Italia nel Consorzio internazionale sul genoma del cancro. ,A oggi, la biobanca possiede materiale da più di 5000 pazienti.