Riattivare i medici scolastici, appello lanciato alla Regione La proposta dell’ex assessore passata con la Meloni

Francesca Martini, ex assessore alla Sanità della Regione Veneto e Sottosegretario al Ministero della Salute, lancia un appello all’istituzione regionale: “Credo che il Veneto abbia dimostrato durante questa pandemia maggiore capacità organizzativa e di reazione rispetto ad altre regioni. Di fronte all’approssimarsi della riapertura delle scuole, con gli evidenti fattori di rischio che questa comporta con il Covid 19 ancora circolante, dimostri di avere una marcia in più e riattivi subito nella nostra regione i medici scolastici come punto di riferimento per i presidi, il personale scolastico ed in particolare per gli studenti e le loro famiglie.” La figura, storicamente presente per le scuole fini a vent’anni fa, aveva seguito e monitorato lo sviluppo e la salute di intere generazioni di veneti operando in stretta connessione con i distretti sanitari e costituendo un pilastro fondamentale della sanità pubblica. La proposta, peraltro, trova il massimo consenso dell’Associazione Nazionale Presidi e della Società Italiana di Pediatria.
L’ex sottosegretario alla salute ai tempi del governo Berlusconi, oggi passata armi e bagagli nel partito della Meloni va anche all’attacco del Ministro Azzolina.
“Da mesi assistiamo ad una girandola di proposte che lascia sconcertato il mondo della scuola e le famiglie. A circa tre settimane dal suono della campanella manca un protocollo certo, concordato e validato dal Ministero della Salute, volto a ridurre al minimo il rischio di contagio per i nostri figli. Peraltro totalmente assente l’unica soluzione ineccepibile per il controllo della temperatura di studenti e personale docente e non docente, vale a dire l’adozione di termoscanner all’entrata”. “Ancora si brancola nel buio per la definizione dei protocolli sanitari a cui andrà sottoposto il personale della scuola a contatto con i ragazzi – prosegue Martini. – Nel frattempo, anche grazie alla movida e alle vacanze, quotidianamente in ascesa il bollettino dei contagi, graduale recrudescenza dei sintomi e drastico abbassamento dell’età media dei contagiati. Con la Azzolina l’inizio della scuola ha il sapore di un salto nel buio.”