Riaperto il maxisottopasso “Questo è soltanto l’inizio” L’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari: “Verona deve recuperare un grave gap nelle infrastrutture”. Questa mattina il via libera alle auto

Le auto della polizia locale coordinate dal comandante Altamura a fare da staffetta per i primi veicoli che transitano nel sottopasso unificato, i camion degli operari fermi a bordo strada che usano il clacson come sirene delle navi per il varo della nuova opera, qualche curioso che osserva dall’alto di via Città di Nimes. E alla fine un brindisi con due bottiglie di Prosecco. Così senza grandi trionfalismi ma con molta soddisfazione è stata aperta questa mattina la nuova opera stradale che attendeva il completamento dal 1990, quando erano stati realizzati, per i Mondiali di Calcio, i primi due sottopassi senza però riuscire a unificarli. Ora grazie a questi lavori da 11 milioni di euro, che dovevano essere finiti prima di Vinitaly e sono invece andati in ritardo, il traffico privato motocicli compresi può scorrere in un sottopasso che da Porta Palio arriva a quasi a Ponte San Francesco mentre in superficie via Città di Nimes è riservata al trasporto pubblico e in futuro al filobus.
Saranno aperte in settimana le rampe laterali che consentiranno l’uscita per esempio per andare in stazione o per immettersi, con inserimenti regolati da semafori.
“Quella di oggi è un’ottima notizia per la città”, ha detto l’assessore Tommaso Ferrari, “ma è solo un piccolo passo per la stagione delle infrastrutture ferme da anni: Verona ha un grave gap da recuperare”.
“Entro la settimana”, ha aggiunto Giuseppe Mazza presidente di Amt3, “apriremo il sottopasso completamente”.

In settimana aperte anche le rampe

Come cambierà la viabilità di superficie rispetto agli ultimi tempi?
In sostanza dovremo aspettarci modifiche solo in via Oriani e non sarà più percorribile via Cardinale lungo il Camuzzoni perché la viabilità attorno alla stazione di Porta Nuova tornerà all’antico.
Il nuovo sottopasso potrà essere percorso solo dai mezzi privati, compresi motocicli e ciclomotori, il trasporto pubblico locale userà infatti le corsie preferenziali in superficie.
Si potrà entrare in via Faccio, lasciando alle spalle Breccia Cappuccini, oppure dal lato opposto in via Galliano verso via Faccio.
Lato via Faccio, dopo aver percorso il primo tratto, si arriverà allo stop semaforico, superato il quale si potrà scegliere di andare dritto oppure prendere la rampa a destra in uscita verso Porta Palio e verso l’imbocco della T4-T9.
Idem lato via Galliano. Chi entra nel sottopasso può proseguire fino all’uscita in via Faccio oppure risalire la rampa sulla destra in direzione viale del Lavoro.
Si potrà entrare nel sottopasso anche dalle due rampe mediane, una all’altezza di Porta Nuova e l’altra all’uscita della T4-T9 e della Stazione.
Viabilità circostante. Nulla cambierà per l’ingresso e l’uscita dalla tangenziale né per l’anello circolatorio lato Stazione.
Nel giro di una settimana verranno invece introdotte le modifiche in Circonvallazione Oriani: il senso unico di marcia resterà da Porta Palio all’incrocio con via Città di Nimes, dove si dovrà obbligatoriamente girare a sinistra verso piazza Renato Simoni.
Provenendo invece da Porta Nuova, la Circonvallazione tornerà invece percorribile nel doppio senso di marcia.
Dal 2020 Circonvallazione Oriani è inserita come Zona 30 con lo scopo di moderare la velocità di percorrenza delle auto e favorire la mobilità sostenibile, e in tale direzione va la realizzazione della nuova pista ciclabile bidirezionale sulla Circonvallazione che sarà percorribile una volta ultimati i lavori sui sottoservizi in vista delle Olimpiadi 2026.
La ciclabile fungerà così da cerniera tra Corso Porta Nuova e Porta Palio, collegandosi con un percorso protetto e sicuro anche per l’arrivo in stazione, grazie al nuovo percorso ciclabile in via Città di Nimes.